mercoledì 31 ottobre 2007

Salone Internazionale del Ciclo


Ricordatevi il Salone internazionale del ciclo, si terrà a Milano dall'8 all' 11 novembre.

Proposta dei Legge

Cercare di creare spazi vivibili per la bicicletta, oltre la semplice e sofferta sopravvivenza, è un obiettivo importante, che va perseguito, innanzitutto, a livello istituzionale e legislativo.
La provincia di Lodi ha presentato una proposta di legge sulla mobilità ciclistica che racchiude in se molti aspetti positivi.
Tutto questo in vista della conferenza di Milano sulla Bicicletta http://www.bici2007.it/

lunedì 29 ottobre 2007

Quasi una guerra

Continuiamo a segnalare l'attacco costante che da diversi fronti viene fatto nei confronti della bicicletta.
Lungi dall'essere tutelata come mezzo di trasporto alternativo, la bicicletta viene snobbata a livello istituzionale, ciò determinando una notevole condizione di svantaggio e debolezza.
Svantaggiata nel confronto con gli altri mezzi, perchè esclusa dai piani di studio urbanistico in moltissime città italiane. Nella nostra, Gela, è totalmente ignorata.
Forse perchè convinti gli amministratori gelesi che non sia problema rilevante quello della viabilità; che la bicicletta sia mezzo ludico da lasciare alle (rare) gite domenicali; che non vi sia denaro da spendere in contesti poco utili.
Viene giusto chiedersi, allora, cosa sia utile in una città che vuole sentirsi fortemente rinnovata, vestita di una nuova coscienza.
Non lo sono di certo i mega parcheggi progettati di recente per accogliere automobili fantasma, con la motivazione che questo decongestioni le vie cittadine. Motivazione infondata, atteso che è dimostrato che più parcheggi non alleggeriscono il traffico, ma si limitano ad attirare più auto. Inoltre, l'alleggerimento veicolare delle strade principali non si capisce bene a quale fine venga perpetrato, atteso che non si è sviluppato alcun progetto serio di viabilità alternativa (bus di dimensioni adeguate alle vie cittadine, con corse frequenti e maggiormente capillarizzate; piste ciclabili e marciapiedi percorribili dai pedoni senza interruzioni.).
Nel frattempo nessuno osa avventurarsi in città utilizzando la bicicletta, per paura di essere investito da automobilisti e motociclisti assai indisciplinati, per usare un allegro eufemismo.
Situazione di debolezza questa che non va sottovalutata, poichè con una politica di questo tipo, volta ad incentivare al massimo l'uso dell'auto, minacciando il povero ciclista, anche chi volesse iniziare ad usare le due ruote a pedali per gli spostamenti quotidiani si vede costretto a rinunciare, nel timore di assai spiacevoli disavventure.
Continuiamo a vigilare!

domenica 21 ottobre 2007

INCREDIBILE!

La notizia lascia sbigottiti. In Italia circolano più veicoli che conducenti. Il dato per il 2006 fornito dall'ISFORT, istituto di ricerca sulla mobilità, parla chiaro: il numero di veicoli raggiunto ammonta a 50.961.543, quello dei potenziali conducenti ( dai 14 anni in su) è di 50.679.121.
Nient'altro da aggiungere, la notizia si commenta da sola.

venerdì 19 ottobre 2007

Bici lift


In Norvegia, nella città di Trondheim, si sono inventati il "bici lift". Si tratta di un binario interrato nel marciapiede, con una pedana mobile che, una volta poggiatovi il piede sopra, spinge il ciclista fino in cima alla salita. Interessante la motivazione data per una scelta che potrebbe fare discutere. L'amministrazione lo ha fatto per invogliare gli assuefatti all'automobile ad utilizzare la bici. Il sistema, installato in una salita breve, poco più di cento metri, con un dislivello di circa 20mt., può essere utilizzato grazie ad un abbonamento prepagato.

Quando si dice: Fantascienza!

mercoledì 17 ottobre 2007

Libro verde UE

Nella sezione materiale scaricabile di questo blog trovate il Libro verde dell'unione europea per una mobilità sostenibile.
Date un'occhiata!!!

martedì 16 ottobre 2007

Usare la bicicletta a Gela

Nella sezione Itinerari di questo blog trovate un ideale percorso ciclabile che ricomprende la città di Gela.
Il percorso è stato pensato come semplice canovaccio, utile per vedere la città di Gela come centro percorribile con le due ruote a pedali.
I detrattori della biciclettà affermano che Gela sia morfologicamente inadatta all'uso della bici, essendo sviluppata su un'unica grande collina.
La cosa è falsa e merita una netta smentita.
Circa il 60% della città si sviluppa lungo un'area pianeggiante. I quartieri posti a nord dell'abitato sorgono sulla Piana; il quartiere di Macchitella è totalmente in piano, così come l'intero lungomare; una volta raggiunta la parte sommitale della collina (33 mslm) si cammina senza incontrare alcuna salita.
Le maggiori difficoltà riguardano i quartieri sorti sul versante Nord della collina, ma si tratta comunque di salite brevi.
L'accesso al centro è garantito da una serie di salite facili e di lunghezza assai ridotta, sempre entro gli 800mt.
Esistono città europee con asperità ben maggiori e con un traffico di biciclette enorme.
L'unica cosa che va constata è il fatto che la struttura stradale della città non consente vita facile al ciclista, sempre minacciato da pericoli costanti dovuti ad un traffico veicolare pesante selvaggio.
Sarebbe sufficiente attenzionare diverse aree del centro urbano e procedere alla realizzazione di infrastrutture che consentano l'uso sicuro della bicicletta. (vedi piste ciclabili)
Possiamo ritenere incredibile che nell'area nord occidentale si sia sviluppato ex novo un intero quartiere senza pensare alla costruzione di piste ciclabili e di aree di sosta per le bici.
L'amministrazione comunale ha il dovere di ripensare la mobilità in senso nuovo, sempre più ispirato alle direttive europee.
Una città vivibile è certamente una città che rende sempre più agevole la circolazione con mezzi alternativi all'automobile!

lunedì 15 ottobre 2007

Scegliere la bici!

Quale bici acquistare? Ecco la domanda insidiosa che ci si pone nel momento in cui si decide di fare un investimento sulle due ruote a pedali. Insdiosa, perchè non di facile risposta; perchè spesso sottovalutata; perchè il mondo dei rivenditori è pieno di furbi pronti a vendervi qualsiasi cosa.
Come primo consiglio vi invitiamo a porvi un ulteriore quesito: Quale uso farò della bicicletta?
Spesso l'acquisto della bici è condizionato da circostanze "modaiole", che ci portano a spendere denaro per un mezzo che non risponde alle nostre esigenze.
Sulle strade si incontrano centinaia di mountain bike che non hanno mai visto uno sterrato. L'uso della bici da montagna è prettamente ispirato ai terreni accidentati, in città, oppure per le passeggiate, non ha assolutamente senso.
Meglio una buona bici da trekking, munita di portapacchi e parafanghi, con gli stessi rapporti di una mountain bike, ma di certo molto più scorrevole, grazie a copertoni stradali.
Se poi volete fare l'esperienza della bici da corsa, accomodatevi pure, la scelta è vasta, ma ricordate, è una bici tecnica, l'approcio con la quale richiede una certa esperienza.
Comunque per consigli simpatici e dettagliati potete consultare i due Link sottostanti.
http://www.sahara.it/ferri/bici/
http://www.tmcrew.org/eco/bike/nuova_bici.html

Ciclabilità Urbana e tesi universitarie

Non capita spesso di trovare una tesi universitaria che si occupi della bicicletta, ancor meno frequente è il caso di un'analisi accademica della bicicletta come mezzo di trasporto urbano.
Molto interessante il lavoro fatto da Alberto Collidà nella sua tesi di laurea in ingegneria: http://www.arpnet.it/becana/tesi/indice.htm

lunedì 8 ottobre 2007

Le ciclabili e la sicurezza

Quello che è accaduto a Bormio conferma due cose fondamentali. La prima appare paradossale, e riguarda il pericolo generato dalle piste ciclabili: Il percorso previsto espressamente per il ciclista tende a generare un calo di attenzione per la circolazione con conseguente aumento dei pericoli!
La seconda riguarda le modalità di costruzione di determinate ciclabili, con particolare riferimento a quelle cittadine e a quelle che si trovano nelle immediate vicinanze delle strade. Occorre creare delle apposite barriere che consentano il passaggio esclusivamente alle bici, che, ricordiamolo, sono leggere (sollevabili) e snelle. So che qualcuno potrà storcere il naso difronte a delle barriere che, per esempio, costringano il ciclista a scendere dalla sella, sollevare il mezzo in prossimità dell'intersezione con una strada aperta al traffico veicolare pesante, per poi immettersi, tramite lo stesso gesto, nell'altro troncone della ciclabile. Ma, in determinate situazioni, è meglio pensare alla sicurezza.