lunedì 31 dicembre 2007

Rete Ciclabile Nazionale News


Alune notizie sulla Rete Ciclabile Nazionale, che, lo ricordiamo, passa anche da Gela, le trovate a questo link: http://www.tuttinbici.org/notizia.php?prog=186

Pedaliamo insieme

Cercare di far pedalare la gente è il nostro principale scopo.
Dalla prossima primavera ci piacerebbe organizzare alcune uscite in bicicletta per promuoverne l'uso e la cultura in generale.
Il progetto è ancora una semplice bozza, ma il solo fatto di averlo pensato, assieme ad altri amanti della bici, ci permette di credere sempre più in questa idea.
Vi daremo ulteriori informazioni in futuro.

venerdì 21 dicembre 2007

Babbo natale in bicicletta

Gente ciclica si avvicina il Natale!
Noi abbiamo le nostre belle lettere da inviare al signore barbuto ed in sovrappeso che solca il cielo con la sua ecologica slitta volante (chissà se porta fortuna l'escremento di renna in testa).
Lettera 1)
Caro Babbo Natale, nella mia città non esistono piste ciclabili, però il comune ha appaltato due nuovissimi parcheggi multipiano che potranno contenere un sacco di automobili. Vorrei chiederti se puoi interferire con il sindaco affinchè, almeno nel mio quartiere, venga realizzato un tratto utile e logico di pista ciclabile.
In attesa di tuo riscontro ti invio i miei migliori auguri!!!

Lettera 2)
Caro Babbo Natale, stamattina ho attraversato in bicicletta un'area a traffico limitato densa di smog, lamiere, e copertoni, praticamente un ingorgo. Cinque viglili urbani chiaccheravano allegramente davanti ad un bar senza rilevare alcuna infrazione. Vorrei chiederti di intervenire con il tuo potere e di donare alla mia città Zone a Traffico Limitato effettive e reali.
In attesa del dono ti mando tanti auguri.

Lettera 3)
Caro Babbo Natale, mi piacerebbe fare un giro in bici con i miei bambini lungo un percorso ciclabile ben segnalato, in mezzo alla natura. Ne ho individuato uno molto bello e facile, per renderlo fruibile a tutti sarebbe sufficiente un piccolo intervento da parte dell'amministrazione competente, con segnaletica e punti di assistenza. Vorrei chiederti se puoi fare qualcosa.
Aspetto questa tua magia. Auguroni e buon lavoro.

Le lettere continuano, abbiamo il sacco pieno, ci piacerebbe se ognuno di voi, a commento di questo post, inviasse un suo desiderio ciclabile.

Tanti Auguri da Nanocicli

lunedì 3 dicembre 2007

Letteratura


Il libro che nasce durante il viaggio ha il sapore acre di certa buona polvere, quella che sa di fatica e salite, paesaggi mozzafiato e tramonti che abbracciano il cuore.
Da sempre i viaggiatori hanno scritto i loro pensieri, lungo taccuini fatti di fitti appunti, registratori instancabili di esperienze vissute.
Da Marco Polo a Chatwin, passando per Stendhal e Goethe, la letteratura di viaggio è stata, prima ancora che testimonianza, sogno per i lettori e bisogno irrinunciabile per gli stessi autori.
L'andare in viaggio in bici mantiene oggi inalterato un certo sapore di avventura, qualcosa che si è perduto tra le vie asettiche dei viaggi low cost, inconsapevoli e temibili, sopratutto per gli abitanti che subiscono l'orda migratoria occidentale.
Così, raccontare il vaggio a pedali lascia ancora un segno indelebile da entrambe le parti della pagina: quella di chi la scrive e quella di chi la legge.
A noi piace consigliare, ogni tanto, qualche testo che segue questa scia, senza presunzione, ma con il sano piacere che abbiamo provato nel leggere le pagine del libro.
Ecco allora lo splendido viaggio di due Cilcoturisti Italiani; un viaggio durato un anno lungo le coste di tutta Europa; senza mai lasciare il mare, sotto il sole e le intemperie, fino al mitico capo Nord.
Dategli una lettura e poi diteci

A Capo Nord; di Aldo Arrighi e Carla Figini. Ed. Edicilo

La Segnaletica e la Ciclovia Gelese


Gente ciclabile della dura città di Gela vogliamo darvi delle buone notizie.
Da indiscrete voci di corridoio siamo venuti a sapere che un certo parere positivo è stato dato al progetto della Ciclovia del Sole - Tratto di Gela, da noi in origine proposto e sostenuto.
L'attenzione è stata posta sull'allestimento della segnaletica specifica lungo il percorso individuato nell'itinerario che trovate nella apposita sezione.
La cosa ci lascia ben sperare, sarebbe un passo importante verso una mobilità assolutamente nuova, soprattuto in una città che sembra ignorare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto.
Speriamo di darvi notizie più dettagliate in futuro.

giovedì 15 novembre 2007

Ciclisti futuristi

L'energia degli anziani mi stupisce ogni giorno. Sono drasticamente innovativi nelle loro scelte, perchè legati al loro passato. Pedalando per la città a volte incrocio sparuti ciclisti urbani su vecchie bici da passeggio, qualcuno con delle scassatissime mountain bike prima maniera, tutti indistinatamente over 60. Li guardo con ammirazione arrancare sui lievi pendii della città, spingere sui pedali con forza e convinzione, puntando sicuri alla meta. Che bellezza.
Ce n'è uno in particolare che mi colpisce sempre, su una bici da città color amaranto con telaio da donna, faretto tondo anteriore, moltiplica davanti piccola, pignone grande dietro, pedala tondo tondo, rientrando in città dalla campagna; sul portapacchi vecchie cassette e sacchi di yuta; in inverno è bardato come un pilota d'aerei degli anni '20, mentre d'estate ha una camicia infilata dentro calzoni ampi, scarponi e bretelle. A volte lo incontro fuori città, sempre alla stessa velocità, accenno un saluto e lui sorride sdentato. Che tipo!
Come mi fanno sentire bene gli anziani giovani in bicicletta, moderni per definizione. Futuristi, rispetto ai ragazzi rinchiusi nelle loro auto, nelle palestre, nei bar, nelle loro stanza con play station; sempre rinchiusi, nella mente e nel corpo.
Che visione e che bella emozione che sei mio ragazzo-anziano in bicicletta
Simone

Riprendiamoci le strade

Ogni ciclista ha un desiderio: vedere le strade libere dalle auto. Probabilmente questo non accadrà mai, l'automobile è ormai un mezzo di trasporto radicato nella mentalità comune. Insostituibile agli occhi della gente.
Su questo andrebbe fatta una riflessione, con riferimento alla giornaliera disinformazione fatta dai mezzi di informazione, ci si passi il corretto gioco di parole. Ogni veicolo comunicativo sfrutta il presunto fascino dell'automobile per creare un'unica convizione, ossia che per spostarsi è necessario infilarsi in un corpo di metallo e gomma, inserire petrolio raffinato nel serbatorio, bruciare buona parte dello stesso ed emettere fumi maleodoranti e nocivi. Per ovvi motivi quest'ultima parte viene omessa nei messaggi pubblici e pubblicitari.
Chilometri di vecchie strade urbane ed extrarbune sono state occupate prima ed usurpate poi dai mezzi a motore. Senza possibilità d'appello per nessuno.
Si continuano a progettare tangenziali ed autostrade per arrivare ovunque a bordo del proprio mezzo a motore, favorendo una serie di drastiche trasformazioni, sia del territorio che del corpo umano. In buona sostanza le gambe non ci servono più a nulla, primo caso di disabilità volontaria.
Difronte a tutto questo è lecito lanciare messaggi forti, urlare in silenzio per farci sentire meglio, parlando con la forza delle azioni.
La critical mass nasce con questo spirito, ed a parte i singoli assembramenti che si organizzano spontaneamente nelle metropoli di tutto il mondo, assai significativo è il messaggio della Critical Mass interplanetaria che ogni anno si organizza a Roma, per rivendicare il proprio essere, le proprie volontà e le proprie scelte, da parte di chiunque ami ancora questo bellissimo luogo in cui viviamo.
Di seguito il link del film sull'ultima Critical Mass interplanetaria.
http://video.google.it/videoplay?docid=-5301300331690981514&q=live+bicycle&total=1438&start=0&num=10&so=0&type=search&plindex=5

mercoledì 7 novembre 2007

I Messaggeri


La bicicletta è senza dubbio un mezzo di traporto estremamente veloce; così veloce che nelle grandi metropoli viene utilizzata dai cosiddetti "poni express" per consegnare rapidamente pacchi e missive. I cosiddetti "messangers", ossia i messaggeri.
Esiste una ideale lettura con riferimento alla definizione di questi novelli fantini delle praterie d'asfalto metropolitane. Non solo messaggeri, portatori di messaggi in senso materiale, ma anche emissari di un modo nuovo o, se si vuole, antico, di muoversi e di sfruttare l'energia: messaggeri della futura mobilità.
Esistono libri e storie sulle loro esperienze, uno di questi è il messaggero, di Culley Travis H., edito in Italia da Garzanti. Un racconto in prima persona della vita di un "messaggero" in una metropoli americana.

Potete godervi la loro visuale in questo video:http://www.youtube.com/watch?v=nR2ygFn-yR8

Bicycle Film Festival 2007


Inizia oggi a Roma il Bicycle Film Festival 2007.

Per chi fosse interessato ecco il link della manifestazione romana: http://bicyclefilmfestival.com/2007_site/roma/

Cliccando sotto potete godervi lo splendido trailer del Festival:

mercoledì 31 ottobre 2007

Salone Internazionale del Ciclo


Ricordatevi il Salone internazionale del ciclo, si terrà a Milano dall'8 all' 11 novembre.

Proposta dei Legge

Cercare di creare spazi vivibili per la bicicletta, oltre la semplice e sofferta sopravvivenza, è un obiettivo importante, che va perseguito, innanzitutto, a livello istituzionale e legislativo.
La provincia di Lodi ha presentato una proposta di legge sulla mobilità ciclistica che racchiude in se molti aspetti positivi.
Tutto questo in vista della conferenza di Milano sulla Bicicletta http://www.bici2007.it/

lunedì 29 ottobre 2007

Quasi una guerra

Continuiamo a segnalare l'attacco costante che da diversi fronti viene fatto nei confronti della bicicletta.
Lungi dall'essere tutelata come mezzo di trasporto alternativo, la bicicletta viene snobbata a livello istituzionale, ciò determinando una notevole condizione di svantaggio e debolezza.
Svantaggiata nel confronto con gli altri mezzi, perchè esclusa dai piani di studio urbanistico in moltissime città italiane. Nella nostra, Gela, è totalmente ignorata.
Forse perchè convinti gli amministratori gelesi che non sia problema rilevante quello della viabilità; che la bicicletta sia mezzo ludico da lasciare alle (rare) gite domenicali; che non vi sia denaro da spendere in contesti poco utili.
Viene giusto chiedersi, allora, cosa sia utile in una città che vuole sentirsi fortemente rinnovata, vestita di una nuova coscienza.
Non lo sono di certo i mega parcheggi progettati di recente per accogliere automobili fantasma, con la motivazione che questo decongestioni le vie cittadine. Motivazione infondata, atteso che è dimostrato che più parcheggi non alleggeriscono il traffico, ma si limitano ad attirare più auto. Inoltre, l'alleggerimento veicolare delle strade principali non si capisce bene a quale fine venga perpetrato, atteso che non si è sviluppato alcun progetto serio di viabilità alternativa (bus di dimensioni adeguate alle vie cittadine, con corse frequenti e maggiormente capillarizzate; piste ciclabili e marciapiedi percorribili dai pedoni senza interruzioni.).
Nel frattempo nessuno osa avventurarsi in città utilizzando la bicicletta, per paura di essere investito da automobilisti e motociclisti assai indisciplinati, per usare un allegro eufemismo.
Situazione di debolezza questa che non va sottovalutata, poichè con una politica di questo tipo, volta ad incentivare al massimo l'uso dell'auto, minacciando il povero ciclista, anche chi volesse iniziare ad usare le due ruote a pedali per gli spostamenti quotidiani si vede costretto a rinunciare, nel timore di assai spiacevoli disavventure.
Continuiamo a vigilare!

domenica 21 ottobre 2007

INCREDIBILE!

La notizia lascia sbigottiti. In Italia circolano più veicoli che conducenti. Il dato per il 2006 fornito dall'ISFORT, istituto di ricerca sulla mobilità, parla chiaro: il numero di veicoli raggiunto ammonta a 50.961.543, quello dei potenziali conducenti ( dai 14 anni in su) è di 50.679.121.
Nient'altro da aggiungere, la notizia si commenta da sola.

venerdì 19 ottobre 2007

Bici lift


In Norvegia, nella città di Trondheim, si sono inventati il "bici lift". Si tratta di un binario interrato nel marciapiede, con una pedana mobile che, una volta poggiatovi il piede sopra, spinge il ciclista fino in cima alla salita. Interessante la motivazione data per una scelta che potrebbe fare discutere. L'amministrazione lo ha fatto per invogliare gli assuefatti all'automobile ad utilizzare la bici. Il sistema, installato in una salita breve, poco più di cento metri, con un dislivello di circa 20mt., può essere utilizzato grazie ad un abbonamento prepagato.

Quando si dice: Fantascienza!

mercoledì 17 ottobre 2007

Libro verde UE

Nella sezione materiale scaricabile di questo blog trovate il Libro verde dell'unione europea per una mobilità sostenibile.
Date un'occhiata!!!

martedì 16 ottobre 2007

Usare la bicicletta a Gela

Nella sezione Itinerari di questo blog trovate un ideale percorso ciclabile che ricomprende la città di Gela.
Il percorso è stato pensato come semplice canovaccio, utile per vedere la città di Gela come centro percorribile con le due ruote a pedali.
I detrattori della biciclettà affermano che Gela sia morfologicamente inadatta all'uso della bici, essendo sviluppata su un'unica grande collina.
La cosa è falsa e merita una netta smentita.
Circa il 60% della città si sviluppa lungo un'area pianeggiante. I quartieri posti a nord dell'abitato sorgono sulla Piana; il quartiere di Macchitella è totalmente in piano, così come l'intero lungomare; una volta raggiunta la parte sommitale della collina (33 mslm) si cammina senza incontrare alcuna salita.
Le maggiori difficoltà riguardano i quartieri sorti sul versante Nord della collina, ma si tratta comunque di salite brevi.
L'accesso al centro è garantito da una serie di salite facili e di lunghezza assai ridotta, sempre entro gli 800mt.
Esistono città europee con asperità ben maggiori e con un traffico di biciclette enorme.
L'unica cosa che va constata è il fatto che la struttura stradale della città non consente vita facile al ciclista, sempre minacciato da pericoli costanti dovuti ad un traffico veicolare pesante selvaggio.
Sarebbe sufficiente attenzionare diverse aree del centro urbano e procedere alla realizzazione di infrastrutture che consentano l'uso sicuro della bicicletta. (vedi piste ciclabili)
Possiamo ritenere incredibile che nell'area nord occidentale si sia sviluppato ex novo un intero quartiere senza pensare alla costruzione di piste ciclabili e di aree di sosta per le bici.
L'amministrazione comunale ha il dovere di ripensare la mobilità in senso nuovo, sempre più ispirato alle direttive europee.
Una città vivibile è certamente una città che rende sempre più agevole la circolazione con mezzi alternativi all'automobile!

lunedì 15 ottobre 2007

Scegliere la bici!

Quale bici acquistare? Ecco la domanda insidiosa che ci si pone nel momento in cui si decide di fare un investimento sulle due ruote a pedali. Insdiosa, perchè non di facile risposta; perchè spesso sottovalutata; perchè il mondo dei rivenditori è pieno di furbi pronti a vendervi qualsiasi cosa.
Come primo consiglio vi invitiamo a porvi un ulteriore quesito: Quale uso farò della bicicletta?
Spesso l'acquisto della bici è condizionato da circostanze "modaiole", che ci portano a spendere denaro per un mezzo che non risponde alle nostre esigenze.
Sulle strade si incontrano centinaia di mountain bike che non hanno mai visto uno sterrato. L'uso della bici da montagna è prettamente ispirato ai terreni accidentati, in città, oppure per le passeggiate, non ha assolutamente senso.
Meglio una buona bici da trekking, munita di portapacchi e parafanghi, con gli stessi rapporti di una mountain bike, ma di certo molto più scorrevole, grazie a copertoni stradali.
Se poi volete fare l'esperienza della bici da corsa, accomodatevi pure, la scelta è vasta, ma ricordate, è una bici tecnica, l'approcio con la quale richiede una certa esperienza.
Comunque per consigli simpatici e dettagliati potete consultare i due Link sottostanti.
http://www.sahara.it/ferri/bici/
http://www.tmcrew.org/eco/bike/nuova_bici.html

Ciclabilità Urbana e tesi universitarie

Non capita spesso di trovare una tesi universitaria che si occupi della bicicletta, ancor meno frequente è il caso di un'analisi accademica della bicicletta come mezzo di trasporto urbano.
Molto interessante il lavoro fatto da Alberto Collidà nella sua tesi di laurea in ingegneria: http://www.arpnet.it/becana/tesi/indice.htm

lunedì 8 ottobre 2007

Le ciclabili e la sicurezza

Quello che è accaduto a Bormio conferma due cose fondamentali. La prima appare paradossale, e riguarda il pericolo generato dalle piste ciclabili: Il percorso previsto espressamente per il ciclista tende a generare un calo di attenzione per la circolazione con conseguente aumento dei pericoli!
La seconda riguarda le modalità di costruzione di determinate ciclabili, con particolare riferimento a quelle cittadine e a quelle che si trovano nelle immediate vicinanze delle strade. Occorre creare delle apposite barriere che consentano il passaggio esclusivamente alle bici, che, ricordiamolo, sono leggere (sollevabili) e snelle. So che qualcuno potrà storcere il naso difronte a delle barriere che, per esempio, costringano il ciclista a scendere dalla sella, sollevare il mezzo in prossimità dell'intersezione con una strada aperta al traffico veicolare pesante, per poi immettersi, tramite lo stesso gesto, nell'altro troncone della ciclabile. Ma, in determinate situazioni, è meglio pensare alla sicurezza.

sabato 29 settembre 2007

La Sicilia a Piedi


Tre ragazzi ed un viaggio a piedi lungo le coste della Sicilia, il suo periplo completo spostando il proprio corpo. Un gemellaggio importante con l'altra mobilià dolce, quella a pedali.

"Il camminare è l’attività più antica del mondo, è il modo più umano di relazionarsi con lo spazio intorno, camminare significa passare attraverso, significa che non è importante solo la destinazione ma anche e soprattutto il percorso…è solo una questione di tempo, un arricchimento progressivo, un incrocio di entità mobili.Il camminare è un gesto di apertura, significa fatica, posti, vento, sole, elementi, persone, ascolto, amore." (Andrea Coppola, Daniele Puglisi, Ellen Michiels: I Camminatori).

Per saperne di più: http://www.attraversamente.net/

venerdì 28 settembre 2007

Ladri di biciclette


Il rischio del furto della bicicletta è una costante per il ciclista urbano, spesso costretto a lasciare il proprio mezzo incostudito per diverse ore.
Utili consigli cliccando il link sottostante.

giovedì 27 settembre 2007

La sicurezza


Discutere di sicurezza in bicilcetta rappresenta un passo molto importante al fine di ottenere buoni risultati nell'ambito della mobilità sostenibile.
Il ciclista, esile figura nel mare grande della viabilità, vive della sua abilità. Mai come in questo caso il termine "vivere" risulta appropriato. Egli attraversa le strade, urbane ed extraurbane, sotto la minaccia costante dei mezzi motorizzati. Condizione, questa, che non esprime assolutamente un'aura di pessimismo, ma, semplicemente un dato obiettivo ed incontestabile.
Andare in bici è sempre un piacere, ma va fatto con la dovuta attenzione. Il silenzio del ciclista, goduria per se e per il mondo, è anche la sua principale minaccia. In una società assuefatta al rumore la presenza silenziosa dell'essere a due ruote è ignorata e, spesso, calpestata; fonte di fastidio, forse derivante da un'inspiegabile forma di astio, tuttavia presente in maniera intensa.
Molto interessante il link sottostante in merito al tema della sicurezza.
Ve ne consigliamo vivamente la lettura!

mercoledì 26 settembre 2007

Ciclovia del sole: Tratto di Gela


Questo è il progetto che abbiamo elaborato per la realizzazione del tratto gelese della ciclovia del sole. http://simone1.altervista.org/Progetto_ciclovia_Gela.pdf
La mappa precisa la trovate nel link in basso a sinistra.

Nella foto accanto uno scorcio del percorso.

venerdì 21 settembre 2007


Due ruote per il futuro
Milano 9-10-11 Novembre 2007
1° Conferenza nazionale della Bicicletta

lunedì 17 settembre 2007

Ciclisti e Tribunali

Il Tribunale di Bologna ha emesso una sentenza di condanna nei confronti di un ciclista che guidava in stato di ebrezza. Significativo un fatto, aldilà dell'ovvia pericolosità del gesto e della conseguente condanna, ossia la considerazione del ciclista come utente della strada a tutti gli effetti, con l'unica esclusione della sanzione amministrativa della sospensione della patente.
La considerazione sembra scontata, ma non lo è affatto. Nella visione comune il ciclista è spesso considerato un utente della strada privo di diritti.
Ben vengano le condanne che lo riconoscono normale fruitore della strada e, conseguentemente, obbligato a rispettarne il codice, ma che ci sia un giusto riconoscimento anche in senso contrario, con una maggiore tutela del ciclista e maggiore attenzione verso la realizzazione di tutte quelle opere che il codice della strada prevede per l'utilizzo sicuro della bicicletta.
Per la sentenza integrale potete usare il link sottostante
http://www.altalex.com/index.php?idnot=38242

Ecoincentivi: Informazioni utili

Nell'ambito delle politiche di miglioramento della qualità dell'aria l'obiettivo è quello di eliminare dalla circolazione i ciclomotori più vecchi ed inquinanti per sostituirli con mezzi a basso o nullo impatto ambientale. Il Ministero dell'Ambiente ha impegnato per questa campagna la cifra complessiva di 15 milioni di euro.Per la prima volta tutti i cittadini che decidono di demolire il loro vecchio ciclomotore (EURO ZERO o comunque costruito fino a tutto il 2001) possono ottenere significativi contributi per l'acquisto di biciclette, veicoli elettrici e ciclomotori di ultima generazione a basso livello di emissioni.Non solo, è stata prevista la copertura totale delle spese di demolizione anche senza contestuale acquisto di un nuovo mezzo.A fronte della demolizione di un ciclomotore EURO zero, o comunque costruito fino a tutto il 2001, si ottengono i seguenti incentivi:
per l'acquisto di una bicicletta il 30% del listino fino ad un massimo di 250 euro;
per un motociclo o quadriciclo a trazione elettrica il 30% del listino fino ad un massimo di 1.000 euro;
per un ciclomotore elettrico o una bicicletta a pedalata assistita il 30% del listino fino ad un massimo di 700 euro;
per un ciclomotore EURO 2 a 4 tempi o comunque a basso consumo (2,3 lt per 100 km) il 15% del listino fino ad un massimo di 300 euro;
per un ciclomotore EURO 2 a 2 tempi l'8% del listino fino ad un massimo di 150 euro.
Per la demolizione è necessario presentare la fotocopia della tassa di circolazione in corso oppure dell'annualità precedente.Gli elenchi dei demolitori che aderiscono all'iniziativa sono consultabili sul sito www.ada-net.it e sul sito www.fise.org.
L'accordo di programma sottoscritto dal Ministero dell'Ambiente e da Confindustria ANCMA, che rappresenta i principali costruttori del settore delle 2 ruote, si avvale della collaborazione attiva di:Associazione Demolitori Autoveicoli (ADA) che metterà a disposizione i propri associati per adempiere alla raccolta e avvio alla demolizione dei vecchi ciclomotori secondo le leggi vigenti;Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali (CIVES) che si occuperà del coordinamento dei produttori di veicoli a trazione elettrica.

Trasporti: 16-22 settembre, Settimana Europea per la Mobilità Sostenibile


"Strade per la gente" con l'obiettivo di incoraggiare una mobilità urbana sostenibile: torna la Settimana Europea per la Mobilità Sostenibile che si svolgerà dal 16 al 22 settembre. Giunta alla sesta edizione, l'iniziativa coinvolgerà oltre 133 milioni di persone in più di 1300 città, non solo europee. Il tema di quest'anno sarà "Strade per la gente": la settimana, che intende sottolineare la necessità di ridurre la presenza delle automobili, si rivolge soprattutto alle autorità locali perchè riservino maggiore spazio a forme di trasporto sostenibile e meno inquinante, puntando su forme di mobilità alternative come l'uso della bicicletta, il car sharing e i trasporti pubblici. L'obiettivo dell'iniziativa è dunque quello di sensibilizzare alla tutela della salute e al miglioramento della qualità della vita attraverso la promozione di scelte di mobilità e trasporto che siano sostenibili dal punto di vista ambientale.
Alla manifestazione possono aderire tutte le città europee. Diverse le iniziative possibili, come l'organizzazione di una settimana di eventi sul tema "reinventiamoci la strada" e l'organizzazione di una giornata senza automobili, il "Car-free Day", da celebrare sabato 22 settembre. Finora sono 1324 le città e i comuni che hanno aderito all'iniziativa.

domenica 16 settembre 2007

La bici per tutti


Lo studio costante di alternative alla mobilità pesante effettuato su tutto il territorio nazionale rappresenta il manifesto più chiaro di quello che nanocicli vuole essere. Un'associazione semplice con un obiettivo ancora più semplice: usare la bicicletta. Molto interessante nella sua semplicità il lavoro che si trova sul sito vasentiero.it.

venerdì 14 settembre 2007

Quanto inquini?

Calcola quanta Co2 produci, clicca qui sotto
http://www.azzeroco2.it/calcolatore/

Mobilità e inquinamento


L’aumento delle emissioni di Co2 causate dai nostri attuali stili di vita, sta creando forti squilibri nel clima. Le cause sono molteplici e complesse (vedi grafico). Oltre alle grandi scelte politiche c’è comunque la necessità di cambiare i nostri comportamenti quotidiani su più fronti.
L'abuso nell'utilizzo di mezzi trasporto privati rappresenta un cattivo comportamento, oggi non più sostenibile!
L'analisi dell'inquinamento da traffico dimostra che:

TRASPORTO DELLE PERSONE (54 % del pm 10* emesso) Sono gli spostamenti casa-lavoro, per svago, per portare i figli a scuola, ecc. Questo dato serve per cominciare a riflettere sulle tue scelte. Puoi diminuirla anche con i tuoi piccoli gesti quotidiani.
TRASPORTO DELLE MERCI (46% del PM 10* emesso) La causa è il basso costo dei trasporti sopratutto su gomma che favorisce l’acquisto di merci da Paesi lontani. Quando fai la spesa guarda la provenienza di quello che compri e cerca di acquistare beni prodotti il più vicino possibile a casa tua.

*PM 10: minutissime particelle (polvere, fumo, gas) che si liberano nell’atmosfera in conseguenza a processi di combustione.Fonte: “I costi ambientali e sociali della mobilità in Italia - Quinto rapporto” - Amici della Terra con la collaborazione delle FFSS, dati 2003

giovedì 13 settembre 2007

martedì 11 settembre 2007

Parigi: Quando la bici diventa Pubblica


Parte il programma del sindaco contro smog e traffico. Da oggi muovesi a Parigi senz'auto è più facile e più ecologico. E' infatti stato inaugurato 'Velib' (acronimo di "Vélo" e "Liberté"), un servizio di bici pubbliche "low cost" voluto dal Sindaco della capitale francesce, Bertrand Delanoe, per combattere traffico e smog. 10.648 biciclette in 750 stazioni di raccolta sono a disposizione di tutti i parigini che così potranno muoversi in città senza dover usare l'auto. Il progetto prevede già entro il prossimo anno il raddoppio delle bici e 200mila abbonamenti pari al 10% della popolazione parigina. Ma quanto costa usare una bici? E' obbligatorio abbonarsi, ma i prezzi sono veramente molto bassi: 1 euro per un giorno, cinque per una settimana, 29 per un anno. Dopodichè per la prima mezz'ora, l'utilizzo della bici è gratuito. Per un uso maggiore il prezzo aumenta fino a scoraggiare l'uso prolungato. E' possibile prenotarsi anche sul web velib.paris.fr/

E contro i furti? Le biciclette a noleggio sono equipaggiate con lucchetto e antifurto; i ciclisti pagheranno una cauzione che perderanno se il loro mezzo di trasporto scomparirà.


(Fonte: tuttinbici.org)

Giornata Europea Senz'auto


22 Settembre: Giornata Europea Senz'auto

lunedì 10 settembre 2007

Sopravvivenza metropolitana

Ecco un testo utile per spostarsi in bici in città!
http://www.salernoinbici.org/images/zoom/VNIDYQ/viewsize/en_ciclo_pedia.pdf

La rete cicloturistica regionale

La Regione Sicilia ha effettuato uno studio completo dei diversi percorsi ciclabili realizzabili sull'isola. Tutti, o quasi, pensati in ambito extraurbano e con particolare attenzione all'esperienza cicloturistica. Appare positiva la scelta di percorsi legati a strade secondarie e con una variabilità altimetrica notevole. Questo pone il ciclista difronte ad opzioni diverse e dimostra come l'impegno verso la realizzazione di una rete cicloturistica regionale possa condurre a risultati concreti.

Piste ciclabili sicule: qualcosa si muove!!!


La regione Sicilia finanzia la realizzazione di piste Ciclabili a Palermo e Messina


Piste ciclabili: Menfi - Portopalo


Riconversione delle linee ferroviarie dismesse in Sicilia: sara' realizzata una pista ciclabile tra Menfi e Portopalo

Viaggiare e raccontare


1° Festival del viaggio in bici
Portogruaro, 15-16 settembre 2007

sabato 8 settembre 2007

Gela e la Ciclovia nazionale


Nella mappa allegata sono rappresentati circa 15000 km di rete ciclabile, che costituiscono la prima revisione della rete BicItalia presentata nel 2000 a Torino.
La rete è formata da una serie di lunghi itinerari nord-sud attraversati da vie est-ovest costituendo una "ragnatela" in grado di coprire tutto il paese.
La funzione della rete è molteplice: ambientale, trasportistica e turistica, i percorsi sono perciò scelti secondo la migliore qualità escursionistica disponibile nel territorio rurale, fluviale o costiero, ma dovranno anche attraversare le città e collegare i centri storici per arrivare al Duomo di Milano, al Colosseo, a Mergellina.
Gli itinerari dovranno inoltre tenere conto dei limiti orografici e fare conto il più possibile su risorse disponibili (argini di canali e fiumi, ferrovie dismesse, strade forestali ecc.) per minimizzare sia i costi economici che gli impatti ambientali.
Per quanto possibile inoltre la rete collegherà anche il maggior numero di emergenze naturali del paese per una ideale connessione “verde “.
Come si può ben notare il progetto della rete ciclabile nazionale attraversa il territorio di Gela ricomprendendolo all'interno del grande collegamento ciclabile europeo.
Il tragitto programmabile dal comune potrebbe ricomprendere un itinerario che rimanga lungo questa direttrice , allontanandosi, tuttavia, per diversi tratti, dalla ss.115, attesa l'intensità del traffico.
Tale direttrice dovrebbe ricomprendere al suo interno il Lago Biviere, il Castelluccio, la possibilità di visitare il Parco Comunelli ( comune di Butera), per poi ricollegarsi alla ss 115 in direzione Licata.
I passaggi includono sia le provinciali che le strade interpoderali asfaltate.
Sarebbe un progetto semplice! Basterebbe predisporre un'apposita segnaletica e delle mappe fisse all'ingresso del percorso. Il tutto sfruttabile sia da chi con la bici viaggia, sia dagli abitanti delle zona che desiderano muoversi in bici, anche solo per una gita.


Vedi la mappa ingrandita ( grande: 160 kb - molto grande: 330 kb )

venerdì 7 settembre 2007

Ecoincentivi


Ecoincentivi per l'acquisto di biciclette

Dall'11 giugno sono partiti i nuovi ecoincentivi del Ministero dell'Ambiente per le due ruote.Nel

provvedimento relativo alla nuova campagna di ecoincentivi, illustrata questa mattina in Conferenza Stampa congiunta dal Ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio e dal Presidente di Confindustria ANCMA Guidalberto Guidi, spicca un elemento del tutto nuovo rispetto agli analoghi provvedimenti del passato: per la prima volta l'accordo prevede che una parte degli incentivi sia destinata a chi voglia comprare una bicicletta. Rottamando un ciclomotore, sarà possibile infatti beneficiare di uno sconto del 30% fino ad un massimo di 250 euro sull’acquisto di una bici “normale”; mentre se si acquista una bicicletta “a pedalata assistita” elettricamente lo sconto può arrivare fino 700 euroLa procedura prevede che un rivenditore abilitato dalle case costruttrici di biciclette e registrato presso il Ministero dell'Ambiente possa accettare, per destinarlo alla rottamazione, un veicolo a 2 ruote con motore di cilindrata fino a 50 cc, costruito in data antecedente al 1° gennaio 2002 e dotato di bollo di circolazione relativo al 2007 o al 2006 (non vale il bollo relativo ad anni precedenti). Dopodiché venderà la bicicletta con gli sconti previsti. Il ciclomotore dovrà essere inviato a un centro di demolizione aderente all'ADA, l'associazione dei demolitori; il costo della demolizione è di 30 Euro, ma il 50% della spesa verrà rimborsata dal Ministero dell’Ambiente contestualmente alla liquidazione dell’incentivo, pari allo sconto di cui ha beneficiato il Cliente finale. Per richiedere il rimborso, il venditore dovrà collegarsi a un sito tramite una password, nei primi giorni della campagna, e poi attraverso una chiavetta di riconoscimento che sarà rilasciata da UNICREDIT.La procedura è aperta a tutte le case produttrici e importatrici di biciclette; le adesioni devono pervenire a Confindustria ANCMA.

Fonte:FIAB

Approfondimenti:Ministero dell'Ambiente


Letture


Autore: Emilio Rigatti

Titolo: Minima Pedalia
Editore: Ediciclo

C’è chi smette di fumare, chi smette di bere, di giocare a carte... e chi smette di andare in auto. Appende il volante al chiodo e inforca la bicicletta. Emilio Rigatti, disertore ciclista in fuga dall’esercito automobilistico, usa la bici quotidianamente e ritrova così il sapore del tempo a due ruote, che segue più la traiettoria del sole che lo scorrere dei led sull’orologio digitale. Gli obbligatori trasferimenti per il lavoro si rivelano quindi frammenti di un Viaggio Globale, non più confinato nel periodo delle ferie, ma disciolto nell’andare di ogni giorno. Il diario di un non-viaggio lungo un anno, tra invettive solitarie, avventure esilaranti e momenti di pura riflessione, corredato da un manuale per smettere di andare in automobile e diventare “ciclonauti”.

Il carico


In apparenza la bicicletta sembra avere dei limiti di carico notevoli. Eppure l'esperienza smentisce drasticamente una visione del genere.
L'utilizzo della bicicletta negli spostamenti quotidiani, dotata di apposite borse laterali di circa 10l. di capienza, consente il tranquillo trasporto della spesa quotidiana.
Se ci pensate la cosa ha anche significativi risvolti sul piano economico e ambientale.
Sotto il primo aspetto si può rilevare che l'automobile "rovina" il portafoglio tutte le volte che andiamo a fare la spesa. Difatti, avendo una spropositata ed inutile capacità di carico, tendiamo a comprare cose altrettanto inutili, per il sol fatto di riuscire a stiparle nel bagagliaio. In bici questo problema non si pone. Acquistiamo ciò che ci serve, dedicandoci anche agli sfizi, ma senza esagerare!
Sotto il profilo ambientale, aldilà dell'ovvia considerazione che il muoversi in bici determina un impatto zero, va considerato il fatto che meno spesa significa meno imballaggi, con conseguenti benefici per il decoro urbano e per l'ambiente.
Certo, poi si può sviluppare una certa professionalità nel trasporto: conosco un tipo che è riuscito a trasportare il boma di una barca a vela (470), un piccolo televisore e ben tre casse d'acqua con una piccola piantana per la luce, ovviamente in viaggi diversi. Tuttavia, a consideare la foto accanto, era completamente scarico, direi leggero.

La Ciclofficina


Da qualche anno in Italia esistono le ciclofficine popolari. La prima é nata al Bulk di Milano, un centro sociale, ma adesso é chiusa, e ne é nata un'altra in un posto incredibile, la Stecca degli Artigiani al quartiere Isola. Ora anche questa é stata chiusa per lo sgombero della Stecca, ma é rinata poco più in là. Nelle ciclofficine ci si può riparare o costruire una bicicletta per intero. Si recuperano vecchi catorci abbandonati, si smontano e revisionano, e i pezzi restano lì a disposizione di chiunque voglia farsi una bicicletta. Se non sai dove mettere le mani, qualcuno ti aiuta e poi lavori da solo. Il loro messaggio é semplice: puoi spostarti meglio e lo puoi fare con un mezzo che nasce quasi interamente dal tuo lavoro. Impari a conoscerlo in ogni dettaglio e quindi diventi indipendente anche dai meccanici. (Da Movimentofisso.it)

Consigli tecnici per la mobilità



Città in bicicletta, pedalando verso l'avvenire
La brochure della Commissione Europea Città in bicicletta, pedalando verso l'avvenire può essere scaricata online
Per scaricarlo(attenzione file PDF 1,15 Mb):
dal portale dell'Unione Europea
se avete problemi a scaricarlo dal portale dell'Unione Europea, lo trovate anche nel sito FIAB qui

Treno+bici: per andare ovunque


Guida all'utilizzo del servizio "treno+bici"
Come è noto per caricare la bici sui treni è necessario acquistare, e obliterare, l'apposito biglietto a tagliando valido 24 ore e del costo di 3,50 € (5,00 € per Espressi e Intercity e 12,30 € per i viaggi internazionali).
Per capire se su un treno si può trasportare la bicicletta è necessario consultare i quadri orario nelle stazioni, il sito http://www.trenitalia.com/ oppure l'Orario Ufficiale Trenitalia in vendita in edicola (nb: negli altri tipi di orari non è sempre presente il simbolo della bici). Ne esistono anche delle edizioni regionali in vendita presso le stazioni. I treni previsti sono quelli che riportano il simbolo della biciclettina nel riquadro in testa alla colonna, proprio sotto il numero del treno. Occorre inoltre fare attenzione ai richiami numerici posti sotto la biciclettina perché alcuni di questi potrebbero riguardare limitazioni al servizio.
Il fatto che sia presente la biciclettina non vuol necessariamente dire che il treno sia attrezzato con uno spazio bici. Vi sono infatti direzioni regionali di Trenitalia che per favorire il servizio consentono ormai da molti anni il trasporto delle bici anche sui treni non attrezzati, purchè a bassa frequentazione.

Dal novembre 2003 si è poi andati oltre a tale concessione, infatti la Direzione Trasporto Regionale ha invitato le direzioni regionali a dare disposizione al personale dì bordo affinchè, nel limite dello spazio disponibile e tenuto conto delle caratteristiche del materiale rotabile, i cicloturisti possano accedere con la bici al seguito sulle piattaforme e nei vestiboli di tutti i treni di competenza di tale Divisione (quindi sono esclusi i treni a lunga percorrenza), anche se non identificati con l'apposito pittogramma e, pertanto, senza un vano dedicato al trasporto bici a condizione che la frequentazione deglI stessi sia tale da non recare fastidio ai viaggiatori.
In tutti i casi, ovviamente, il carico è ammesso limitatamente allo spazio a disposizione, che varia a seconda del tipo di materiale e dalla presenza di altri viaggiatori. In particolare, in mancanza di vani attrezzati, è consigliabile munirsi di corde elastiche per fissare le bici a eventuali appigli che si possono trovare nei vestiboli delle vetture.
Rimane la regola che per i gruppi composti da più di 10 biciclette è necessaria la prenotazione da presentare al Centro Compartimentale Comitive o alla stazione iniziale del viaggio almeno 7 giorni prima della partenza.
Trasporto nella sacca porta bici
Una soluzione, specialmente per i viaggi lunghi, può essere quella di trasportare la bici parzialmente smontata e riposta in una sacca. In tal caso non rientra più nella normativa del treno + bici ma in quella dei bagagli e quindi non paga alcun supplemento e può essere trasportata su tutti i treni, l'importante è che la sacca sia delle dimensioni non superiori a cm. 80x110x40.
Per ulteriori informazioni sul servizio con e senza sacca si veda il l'estratto del regolamento di Trenitalia

Il ciclista Urbano



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Documentazione, consigli spiccioli, proposte e battaglie. Panoramica sul sito Fiab e nel Web
Ciclisti urbani Perchè in bicicletta? Usare la bici in città Cicloattivismo
Quali sono motivazioni del ciclista urbano?Sicuramente dove la bici è più diffusa la motivazione è molto semplice e pragmatica, di ordine pratico: si arriva prima, si parcheggia prima, si risparmia, ecc.E' alla portata di tutti. Bambini, ragazzi, e più in generale chi non ha la patente può muoversi in autonomia.Altre motivazioni possono interessare persone con particolari idee e sensibilità: ambientalisti (non si inquina e non si sprecano risorse energetiche), salutisti (si fa del sano movimento), new-Global (non si finanziano le multinazionali del petrolio), chi cerca uno stile di vita più sobrio, ecc.


I vantaggi della bicicletta


Segnaliamo pagine sul sito FIAB () oppure su altri siti () che evidenziano uno o più vantaggi della bicicletta.[segnalateci altri eventuali link: webmaster@fiab-onlus.it ]
Perchè usare la bicicletta in città ottimo riassunto sul sito dell'Ufficio Biciclette del Comune di Torino
40+ Benefits (Advantages) of Bike Commuting & Recreational Bicycling in inglese sul sito dell'International Bike Fund
Gli svantaggi dell'auto
In auto c'è più smog Troppo smog, meglio andare in auto che in bicicletta? Non è vero, diverse ricerche dimostrano che gli automobilisti sono più inquinati dei ciclisti.
La VERA velocità dell'automobile Loris Tissino ha preparato un piccolo programma che permette di calcolare la VERA velocità dell'automobile, tenendo conto di tutti i suoi costi

Andare in bici, fa bene


Andare in bicicletta fa bene alla salute: studi dimostrano che andare in bicicletta tutti i giorni aiuta a prevenire l’infarto, l’ipertensione, l’obesità, l’astenia muscolare e i disturbi del sonno.
Organizzazione Mondiale della Sanità: a piedi e in bici per restare in salute riducendo traffico e inquinamento
Interessante relazione Il rapporto fra mobilità ciclistica e pedonale e salute e l’azione dell'OMS (di Francesca Racioppi e Carlos Dora - OMS Roma - Atti Convegno "Una catena ci libererà: la bicicletta e la mobilità sostenibile"). Sul sito di Euromobility negli atti di un convegno del 2003 è presente il Powerpoint di un'altra relazione simile di Francesca Racioppi: Gli effetti del traffico sulla salute
Ciclo-terapie Appunti di un medico di base amico della bicicletta. A cura di Alessandro Calderan (Vivalabici di San Donà di Piave - VE)
Città in bicicletta, pedalando verso l'avvenireSi segnala la brochure della Commissione Europea Città in bicicletta, pedalando verso l'avvenire scaricabile online in italiano

E' dal 1999 un punto di riferimento per tutte quelle Amministrazioni locali che vogliono intraprendere una politica per favorire la mobilità ciclabile. Illustra dettagliatamente anche perchè la bicicletta fa bene alle città e ai cittadini.
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Tutela dei Ciclisti



Tuteliamo chi sceglie la bicicletta per andare al lavoro. Proposta di legge per il riconoscimento dell’infortunio in itinere

Al Presidente del SenatoAl Presidente della Camera dei Deputati
Proposta di legge FIABNell’ambito delle politiche a favore della mobilità sostenibile e, in particolare, dell’incentivazione dell’uso della bicicletta, all’art. 12 del decreto legislativo n. 38 del 23/2/2000, dopo la frase “L’assicurazione opera anche nel caso di utilizzo del mezzo di trasporto privato, purché necessitato” è aggiunto quanto segue : “L’uso della bicicletta è comunque coperto da assicurazione, anche nel caso di percorsi brevi o di possibile utilizzo del mezzo pubblico.”

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PresentazioneL’art. 12 del dlgs n. 38/2000 (nota 1) ha introdotto nella legislazione riguardante l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (testo unico) l’“infortunio in itinere”, già precedentemente riconosciuto sulla base di interpretazioni giurisprudenziali.E’ tutelato l’infortunio, subito dal lavoratore assicurato, nel normale percorso dalla dimora abituale al lavoro e ritorno, sia che avvenga a piedi sia con mezzi pubblici. Per quanto riguarda il mezzo privato, invece, l'uso deve essere "necessitato" (non esistono mezzi pubblici, non coprono l'intero tragitto o gli orari non coincidono con quelli del lavoro, ecc.).Di conseguenza la scelta della bicicletta per recarsi al lavoro è considerata alla stregua di qualsiasi altro mezzo privato (auto, motociclo) e, pur sussistendo tutti gli altri elementi previsti dalla legge, è respinta la domanda di indennizzo del ciclista che subisce un infortunio ma che avrebbe potuto usare il mezzo pubblico.
Ci sembra che l’uso della bicicletta sia da considerare socialmente utile e meritevole, alla stregua di quello del mezzo pubblico.Chi sceglie la bicicletta per andare al lavoro va tutelato perché aiuta l’ambiente (non inquina non fa rumore, non consuma carburante, ecc.) e, se non usa l’auto contribuisce a diminuire il traffico e la congestione urbana, se non usa il mezzo pubblico contribuisce a rendere meno affollato il servizio.Inoltre l’uso della bicicletta, in un certo qual senso, può essere “necessitato” da motivi personali ed economici importanti: il lavoratore risparmia l’abbonamento al mezzo pubblico, in molti tragitti è più veloce del mezzo pubblico – per il quale vanno considerate anche le attese, i ritardi, il disagio per l’affollamento- e fa pertanto risparmiare tempo ed inutile stress, permette anzi di svolgere un sano movimento (fisicamente e psicologicamente migliore che imbottigliarsi nel traffico con l’auto o accalcarsi in mezzi pubblici ormai ovunque al limite della capienza).Più in generale la FIAB ritiene che, nell’ambito delle politiche a sostegno della Mobilità Sostenibile debba rientrare a pieno titolo l’incentivazione della bicicletta e che, pertanto, sia necessario attivare, in ogni possibile ambito legislativo ed amministrativo, provvedimenti che ne favoriscano e ne tutelino l’uso.L'introduzione di una tutela assicurativa dell’uso della bicicletta nei tragitti lavorativi, se da una parte costituisce sostegno concreto, e per così dire "rafforzato", dell'utenza debole della strada, alla quale appartiene il ciclista, dall'altra induce ad una consapevolezza diffusa del problema della sicurezza di tali utenti anche da parte degli enti assicurativi pubblici che, come è noto, sono oggi istituzionalmente preposti non solo al risarcimento dei danni ma soprattutto alla prevenzione degli incidenti lavorativi.Se, alla luce di tanti tragici fatti, il problema della sicurezza nei luoghi di lavoro è ormai giustamente considerato una priorità politica, altrettanto si può dire di quello della sicurezza stradale, dove politiche più incisive sono ormai inderogabili.
Nota 1ATTUALE LEGISLAZIONEDECRETO LEGISLATIVO 23 FEBBRAIO 2000, N. 38
"Disposizioni in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, a norma dell'articolo 55, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144".
Art. 12 (Infortunio in itinere)All’articolo 2 e all’articolo 210 del testo unico è aggiunto, in fine, il seguente comma:"Salvo il caso di interruzione o deviazione del tutto indipendenti dal lavoro o, comunque, non necessitate, l’assicurazione comprende gli infortuni occorsi alle persone assicurate durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro, durante il normale percorso che collega due luoghi di lavoro se il lavoratore ha più rapporti di lavoro e, qualora non sia presente un servizio di mensa aziendale, durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di lavoro a quello di consumazione abituale dei pasti. L’interruzione e la deviazione si intendono necessitate quando sono dovute a cause di forza maggiore, ad esigenze essenziali ed improrogabili o all’adempimento di obblighi penalmente rilevanti. L’assicurazione opera anche nel caso di utilizzo del mezzo di trasporto privato, purché necessitato. Restano, in questo caso, esclusi gli infortuni direttamente cagionati dall’abuso di alcolici e di psicofarmaci o dall’uso non terapeutico di stupefacenti ed allucinogeni; l’assicurazione, inoltre, non opera nei confronti del conducente sprovvisto della prescritta abilitazione di guida".
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