venerdì 30 gennaio 2009

PARTIRE DALLA SCUOLA!!!

Un apposito sito internet (http://www.fiab-scuola.org/) specializzato sulle attività scolastiche di promozione della bicicletta, a servizio degli operatori e degli educatori della mobilità sicura e sostenibile, è stato creato dalla FIAB, la principale organizzazione italiana no-profit da oltre venti anni attiva nel diffondere la cultura della mobilità ciclistica. E il 14 e 15 febbraio a Lodi insieme alla Provincia (nella sede di via Fanfulla 14) e all'associazione Ciclodi, la FIAB chiama a raccolta in un convegno nazionale, associazioni, addetti ai lavori, studenti e genitori, per comunicare i concetti della mobilità sostenibile e della ciclabilità. Nel corso del convegno saranno presentati, tra l'altro, il “Progetto Scuola FIAB” di cui il sito internet è parte essenziale e le più recenti e migliori pratiche. Nella giornata di sabato è prevista la partecipazione degli studenti della classe V degli istituti tecnici per geometri della Provincia di Lodi. Nel pomeriggio del Sa
bato e nella mattina della Domenica verranno illustrati strategie e strumenti comunicativi del prossimo futuro. Il programma dettagliato del convegno è disponibile su http://www.fiab-scuola.org/component/content/article/56-seminario-interventi-educativi-della-fiab-nella-scuola. La partecipazione è gratuita ma la registrazione è necessaria.

venerdì 2 gennaio 2009

Una bella bicicletta nuova


"... erano fieri delle loro armi, come si può essere fieri di una bella bicicletta nuova."
Le parole di Luigi Meneghello ne "I piccoli maestri" sembrano descrivere una storia arcaica, fatta di armi, ma anche di orgoglio e piacere per una bicicletta. Ma che storia è questa, potremmo dire: provare piacere per un pezzo di ferraglia che per essere spostata non ha bisogno di benzina, nè di fatica. Roba da medioevo.
Una reazione del genere è certamente giustificabile in un mondo dove l'immagine diffusa è quella dell'automobile; un'immagine ossessiva, penetrante, lacerante ed invadente.
Fin dall'infanzia le pubblicità che guardiamo ci parlano di favolose automobili che sfrecciano solitarie lungo strade di montagna; di auto di lusso che si muovono dentro incroci deserti(?).
E allora non ci resta che convincerci che questa sia la soluzione ottimale per muoversi, per essere parte del territorio che ci circonda: esso stesso ormai compromesso dalla cultura dell'automobile.
Che peccato, un vero peccato!
Basterebbe utilizzare gli stessi strumenti mediatici per fornire un'immagine nuova del trasporto privato, diversa, forse più spartana, frugale, ma certamente piacevole e leggera.
Verrà il momento(?) in cui vedremo belle immagini di ragazze in bicicletta che fanno shopping in città; di manager in giacca e cravatta che raggiungono il lavoro su una lussuosissima due ruote a emissioni zero; di bambini che volano sicuri a scuola pedalando sulle loro bici colorate.
Sarebbe un gran momento, ottimo per cominciare a diffondere una cultura diversa e renderci fieri e orgogliosi di possedere una bicicletta nuova.
Ci sembra un buon augurio per l'anno nuovo!