lunedì 21 dicembre 2009

Siamo tutti pedoni


Pubblichiamo un'estratto dell'articolo pubblicato sul sito siamo tutti pedoni e relativo ad un'interessantissima mostra:

"Dante che attraversa “l’inferno” di una strada trafficata, Cappuccetto Rosso che va a far visita alla nonna e preferisce passare per il bosco piuttosto che per la carreggiata in cui sfrecciano le auto, perché “al massimo incontra il lupo”. Questi alcuni degli scenari, un po’ grotteschi, un po’ spassosi delle vignette che descrivono i guai dei pedoni e la loro vita piena di insidie. Eppure "siamo nati per camminare" e anche chi è alla guida di un’automobile è solo momentaneamente un non pedone. A ricordarcelo la mostra “Siamo tutti pedoni” che viene inaugurata sabato 19 dicembre all’Archiginnasio di Bologna"

Link: http://www.siamotuttipedoni.it/index.php?option=com_content&view=article&id=18:mostra-qsiamo-tutti-pedoniq&Itemid=25

Pedalate!

Guardate questo video. Viene da sorridere a sentir dire che da noi non si può pedalare perchè fa freddo!




Snowpenhagen Winter Cycling from Copenhagenize on Vimeo.

sabato 19 dicembre 2009

Guida seguendo il tuo cuore

Il rapporto tra ciclisti ed automobilisti non è certo positivo. L'esperienza ci insegna che è fatto di scontri che sembrano inevitabili. Eppure questo spot intressantissimo trasmesso in olanda ci fa ben sperare nella crescita di una nuova cultura, base necessaria per lo sviluppo di una mobilità sostenibile.

venerdì 18 dicembre 2009

mercoledì 16 dicembre 2009

Copenhagen green wheel

La bici che si da la carica




"E' stata presentata, davanti al municipio di Copenhagen la «Copenhagen green wheel», una ruota capace di trasformare qualsiasi bicicletta in una bicicletta "intelligente".La ruota contiene una batteria elettrica che regala la pedalata assistita e che si ricarica con le frenate. Ma anche un chip bluetooh per le comunicazioni, e sensori ambientali che consentono al ciclista un collegamento con il proprio smartphone per avere informazioni sull'inquinamento, sul traffico o sui percorsi."

lunedì 14 dicembre 2009

La febbre del pianeta si cura con la bici

Al Summit sul clima dibattito su "La bicicletta, soluzione locale ad un problema globale: l'esperienza di Copenhagen".Dal nostro corrispondente Stefano Caserini, autore del libro "Guida alle leggende sul clima che cambia. Come la scienza diventa opinione"90.000 tonnellate all'anno di CO2 vengono risparmiate dalle biciclette usate a Capenghagen per gli spostamenti di tutti i giorni. E' questo uno dei dati emersi nel corso degli eventi collaterali del Summit sul clima, in fase di svolgimento a Copenhagen dal 7 al 18 dicembre, per analizzare il contributo della mobilità ciclistica nella lotta ai cambiamenti climatici.Presentata l'esperienza della capitale danese, tra le città più ciclabili al mondo. Ha seguito per noi i lavori Stefano Caserini, docente di Fenomeni di Inquinamento al Politecnico di Milano e responsabile scientifico FIAB per il progetto "Biciclima" che si sta svolgendo nel capoluogo lodigiano.Caserini racconta: "Si è parlato anche di mobilità ciclistica alla quindicesima Conferenza della Parti sui cambiamenti climatici (COP15) in corso di svolgimento a Copenhagen. In una delle centinaia di conferenze che si svolgono parallelamente alle negazioni ufficiali, è stata presentata l’esperienza di Copenhagen, con i suoi straordinari risultati raggiunti, come caso di successo per promuovere la mobilità ciclistica e combattere la febbre del pianeta. Sono intervenuti, Klaus Bondam, Assessore comunale all’ambiente e alle infrastrutture, e Niels Tørsløv, responsabile Settore Traffico, che ha parlato dello sviluppo delle infrastrutture ciclabili nella capitale danese". "Conosciuta come una delle principali città al mondo a misura di ciclista, con i suoi 520.000 abitanti - prosegue Caserini - a Copenhagen ogni giorno vengono percorsi in bici 1,2 milioni km. Il 37% degli abitanti usa la bicicletta per andare al lavoro o a scuola, anche se l'obiettivo dell'Amministrazione è arrivare al 50% degli spostamenti entro il 2015. Attualmente almeno il 25% delle famiglie possiede una bici da carico (cargo-bike). Il 60% usa la proria bicicletta durante gli spostamenti quotidiani, anche in combinazione con gli altri mezzi di trasporto. Nell’anello centrale della città entrano tante bici quante automobili, e questo risultato è stato raggiunto dal 2006. Ci sono 338 km di piste ciclabili e altri 50 km sono in arrivo. Fra le cose straordinarie mostrate, la sincronizzazione dei semafori sulle piste ciclabili per garantire una marcia a 20 km/h. Mantenendo costante questa velocità non ci si ferma mai fino al centro città. La velocità si mantiene costante sopra i 20 km/h! Questo ha un effetto strepitoso sull’efficienza e la rapidità dello spostamento".E in inverno? "Riguardo al tempo freddo - spiega il Prof. Caserini - è stata ricordata una massima dei ciclisti di Copenhagen: per la bicicletta non esiste un tempo non adatto, solo l’abbigliamento può essere non adatto. Si è discusso, infine, dei benefici sulla CO2 evitata dall’uso della bicicletta (90.000 tonnellate/anno di CO2 per Copenhegen) e dei benefici per la salute e per le finanze pubbliche. Inoltre, ogni incidente viene monitorato e riportato alla polizia nel dettaglio per vedere cosa è successo e come si può evitare".Stefano Carerini, fondatore e consigliere dell'associazione Fiab di Lodi "Ciclodi", ha di recente pubblicato il libro "Guida alle leggende sul clima che cambia" (www.edizioniambiente.it/eda/catalogo/libri/161/), versione ridotta e a carattere più divulgativo del precedente "A qualcuno piace caldo" (www.edizioniambiente.it/eda/catalogo/libri/161/), che tratta delle evidenze scientifiche e dei dubbi sul tema dei cambiamenti climatici.

martedì 17 novembre 2009

100 Piazze Per Il Clima - 12 dicembre 2009 COPENAGHEN

Al vertice di Copenhagen
Fermiamo la febbre del pianeta
La Coalizione nazionale In Marcia per il clima, di cui fanno parte oltre 50 associazioni, organizza
per il 12 dicembre 2009, in occasione del vertice mondiale di Copenhagen, l’iniziativa 100 Piazze
per il Clima. Sarà il giorno in cui si concentrerà la mobilitazione internazionale per far sentire la
voce e il peso dei popoli sulla strategia che sarà adottata contro i mutamenti climatici.
L’appuntamento dell’ONU di Copenaghen, che durerà dal 7 al 18 dicembre, rappresenta una
scadenza di fondamentale importanza, perché lì si dovrà definire un nuovo accordo mondiale, dopo
quello di Kyoto, per progredire sulla strada della riduzione delle emissioni di CO2.
La scelta è di organizzare iniziative diffuse su tutto il territorio nazionale, per raggiungere quanti
più cittadini possibile, di tutte le età e categorie sociali, istituzioni locali, per informare, discutere,
sensibilizzare ed allargare nella società italiana l’attenzione verso i cambiamenti climatici.
Obiettivo della mobilitazione è quello di essere presenti almeno in 100 Piazze
italiane!
Che fare nelle 100 Piazze per il Clima
Le iniziative possono essere le più diverse: allestimento della classica Piazza con sit-in, banchetti,
palchetti, musica; mostre; biciclettate, attività sportive (terrestri e acquatiche) popolari; proiezioni di
film, presentazione di libri, …e tutto ciò che può far venire in mente “In marcia per il clima”.
Nella Piazza di Roma sarà organizzato l’evento nazionale.
Costruire e organizzare insieme
La giornata del 12 dicembre vuole dare forza alle ragioni di ognuno e all’insieme delle ragioni per
cui ci spendiamo contro i cambiamenti climatici: ambientali, sociali, economiche, culturali.
L’invito è di cercarsi reciprocamente tra le varie organizzazioni territoriali, per organizzare insieme
e stare in Piazza con quante più bandiere/simboli possibile.
Alla giornata possono inoltre aderire: istituzioni locali, scuole, gruppi di animazione
culturale,…insomma tutti quelli che possono portare un contributo.
Le associazioni che hanno voglia d’impegnarsi possono subito inviare la scheda di adesione al
Comitato organizzatore nazionale.
Materiali e strumenti
- L’appello “Fermiamo la febbre del pianeta” da far sottoscrivere ai cittadini da inviare al
nostro Governo
- Il sito web www.centopiazzeperilclima.it per: la raccolta delle firme, la pubblicazione di
tutte le iniziative del 12 dicembre, la valorizzazione delle iniziative di tutte le associazioni
aderenti
- Il banner informativo da pubblicare sui siti
- Il volantino con l’appello (formato .pdf)
- Un depliant informativo sui cambiamenti climatici (.pdf)
- Locandina (.pdf)
- Uno striscione “In marcia per il clima” (solo per le adesioni che arriveranno entro 30
novembre 2009).
2
A disposizione
Oltre al sostegno che ogni associazione locale potrà avere dalla propria organizzazione nazionale:
- un comitato nazionale che coordinerà 100 Piazze per il Clima e che faciliterà il contatto tra le varie
organizzazioni a livello locale;
- il quotidiano Terra, che fa parte della Coalizione, metterà a disposizione le proprie pagine per
pubblicizzare le varie iniziative e dare voce alle associazioni aderenti
Come aderire
E’ sufficiente compilare e inviare la scheda di adesione con una sintetica presentazione delle
iniziative che s’intendono realizzare. Al referente sarà fatto recapitare il materiale a disposizione e
l’iniziativa sarà inserita nell’elenco nazionale per la pubblicizzazione.
Segreteria Comitato organizzatore
Le schede di adesione possono essere inviate presso: Fax: 06-8626835
m.marano@legambiente.eu – tel. 06-86268415
malavolti@arci.it - tel. 347 3888316

Appuntamenti in Sicilia

29 Novembre 2009 G. Nazionale Pane e Olio in Frantoio - Chiaramonte Gulfi e dintorni

13 Dicembre 2009 Ricotta in sella che scotta

20 DICEMBRE 2009 - LA CICCIO PECORA - CALAFORNO - GIARRATANA, LA MTB INCONTRA PANORAMI E CUCINE MACROBIOTICHE

Contatti: Giampaolo Schillaci - Coordinamento regionale sicilia per la FIAB ( gschilla@unict.it )

venerdì 13 novembre 2009

giovedì 5 novembre 2009

Il giro del mondo in 4015 giorni

E' la storia di un viaggio davvero lento quella del giapponese Daisuke Nakanishi, http://www.daisukebike.be/, che in 11 anni sulla sua bicicletta ha fatto il giro del mondo. Praticamente il concetto opposto del viaggio moderno.
Link:http://www.corriere.it/cronache/09_novembre_05/giapponese-giro-mondo-bicicletta-undici-anni_a71b115e-ca00-11de-9720-00144f02aabc.shtml

mercoledì 4 novembre 2009

Morire di Bici (quando il male è l'automobilista)

Dal blog dei CiClonauti di Roma in ricordo di Eva, Investita e uccisa da un taxi impazzito
http://www.ciclonauti.org/?p=766

Se a 28 anni vai al lavoro in bicicletta e di notte percorri via dei Fori Imperiali per tornare a casa non crederai mai che all’improvviso un taxi ti piombi addosso come un missile. Sono anni che ti sposti in bicicletta in questa folle e splendida città. Tante volte ti è capitato di sentirti in pericolo circondata da automobili e scooteroni. Hai visto negli occhi quelle persone che guidano con rabbia e violenza. Nella vita sembrano persone affidabili ma quando posano le mani sul volante e il piede sull’acceleratore cambiano. Li vedi quando non rispettano la precedenza agli incroci, attraversano con il rosso i semafori, non si fermano davanti ai pedoni che attraversano sulle strisce, si lanciano a tutta birra non appena vedono un po’ di strada libera, parcheggiano in doppia fila o sul marciapiedi, aprono gli sportelli senza prima guardare dietro. Tutto per recuperare qualche minuto in più per una vita persa in mezzo al traffico. Spesso ti sei ritrovata a difendere con le unghie e con i denti il tuo diritto ad esistere sulla strada con la tua bicicletta senza alcun motore oltre la forza muscolare. Ma una vigliaccheria del genere non te l’aspettavi proprio. Non ce l’aspettavamo noi. Essere travolta alle spalle da un’automobile su via dei Fori Imperiali ti sorprende. Vogliamo la verità e la giustizia per Eva!

Link alla notizia http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Rabbia-sul-web-per-Eva-investita-e-uccisa-mentre-era-in-bici-ai-Fori-Imperiali_3950766224.html

sabato 31 ottobre 2009

Ciclofficine

Questo è quello che di solito viene fatto all'interno delle ciclofficine popolari. Sono luoghi decisamente anomali per la realtà che viviamo, visto che la loro funzione è quella di cercare di diffondere l'arte della riparazione, del recupero, del riutilizzo.
Non entriamo nel merito politico delle ciclofficine, non ci interessa e ne restiamo fuori.
Quel che ci interessa è il loro significato, la loro esperienza sul piano sociale, la loro importanza per far comprendere che una bici è eterna, non muore mai, il suo utilizzo non è limitato nel tempo, ma continuo, vista la sua essenzialità meccanica.


Scatti Urbani 2

Alba fredda in una mattina d'autunno nostrano. Il piano Notaro sonnecchia odoroso di brina e umidità. Lì sul piano, adagiato in bilico verso ponente, il Liceo Scientifico E.Vittorini scricchiola mentre il sole riscalda piano le pareti crepate e le serrande sfasciate. Si appoggia silenzioso al muro maestro del I.T.I.S. e insieme osservano il mare piatto e silenzioso. Improvviso un suono, un gracchiare acuto di marmitta.
Sepolto il silenzio, scomparsa la brina, gli scricchiolii sono tuoni ed il mare fumo denso di diesel da SUV e Cinquecento.
Il piano Notaro è un Cul de sac; è un budello chiuso da dove non si può uscire se non facendo un largo giro su se stesssi; è uno spazio grande per l'uomo ma angusto per l'auotoimmobilista.
Sul fianco nord marciano lenti i veicoli che accompagnano gli alunni, come un corteo ministeriale verso l'istruzione e la gloria. Soliti dubbi insorgono sulla condizione degli arti inferiori degli studenti, ma sono dubbi irrisolti, perchè in apparenza, davanti al cancello, non potendo raggiungere l'aula con l'auto, si muovono sulle loro gambe.
Scaricato il figlio, il genitore si infogna nel sacco budelloso del piano Notaro, centinaia di auto scorrono lungo il versante sud, clacson strombazzanti, nebbia fitta di fumi combusti. La signora al balcone sorride mentre i panni stesi si asciugano in fretta sotto il tepore tiepido del motore a scoppio.
E' un ingorgo fatale e privo di colore, una matassa intricata che si sbroglia lentamente.
Poi torna il silenzio, in attesa del nuovo corteo che verrà a caricare i giovani uomini trasformati in pacchi da consegnare.
(2/Continua)

giovedì 29 ottobre 2009

Scatti Urbani

Il nostro andamento lento è il traffico che scorre (si fa per dire) in coda. Beati come pochi gli autoimmobilisti scivolano lungo il C.so Salvatore Aldisio senza particolare fretta, eternamente in ritardo, ma pacifici difronte al loro circo collettivo. Occupano spazio, singoli e solitari dentro le loro auto; lo occupano con passione e professionalità, intenti a toglierlo a chiunque non sia alimentato a petrolio raffinato.
Ecco, allora, il cane che si morde la coda oppure, se si vuole, l'auto che cerca il proprio tubo di scappamento. Le madri, prive di spazio per i loro bimbi, prendono la dolce decisione di autoincentivarsi (incentivi per l'auto) e comprano il mezzo a motore e cabina che le manderà sicure e solitarie, in coda lenta, verso la scuola, a togliere altro spazio ed altra aria.
Questo resta di una fotografia giornaliera, dove gli anziani guardano l'inevitabile e i giovani non evitano l'evitabile.
Scatti dalle scuole: Liceo Classico "Eschilo" di Gela, ore 13,10. Si nutrono dubbi sulle capacità deambulatorie degli studenti. L'intero corpo studentesco lascia l'istituto a bordo di autovetture. I pochi che si allontanano a piedi rischiano costantemente l'impatto con mezzi a motore impazziti e frenetici.
(1/ continua)

mercoledì 28 ottobre 2009

Bici Nostrane

Una storia che sa di leggenda. In una campagna riarsa nel cuore della Sicilia c'è un paese lontano dal mare, dalle grandi città, lontano da tutto: è Serradifalco. È qui che nasce nel 1926 la prima bicicletta fabbricata nell'isola. Porta il marchio Montante ed è stata costruita nella bottega di un fabbro. Dopo la prima guerra mondiale il ciclismo diventa in Italia uno sport popolarissimo; sono gli anni di Girardengo e Binda e la bicicletta diventa una vera passione per tanti ragazzi. Anche per Calò Montante, classe 1908, che arriva al punto di costruirsi, da solo, una bici da corsa montandola pezzo per pezzo. L'amore per le due ruote cresce, Calò forma una squadra, dalla sarta del paese si fa cucire la divisa in cui campeggia ricamata la scritta "Montante". Poi la passione si trasforma in un vero e proprio lavoro: viene aperta una fabbrica e le bici Montante diventano un marchio prestigioso. Si producono biciclette per i carabinieri (modello truppa e modello ufficiali) per i postini e i macellai, bici di tutti i tipi e per tutte le esigenze. La fabbrica resterà attiva sino agli anni Cinquanta quando l'azienda Montante, comincerà a occuparsi di moto e si espanderà poi in altri settori.

mercoledì 21 ottobre 2009

Gara delle bici pieghevoli.

In bici lunga quella che fu la cortina di ferro


Viaggio del giornalista di Repubblica Paolo Rumiz lungo l'ex cortina di ferro, oggi patria tranquilla di viaggiatori a piedi e cicloturisti.
La descrizione di un mondo attraverso la prospettiva lenta del sellino.

Cambiamenti climatici? Manda un messaggio al tuo governo!

In vista del summit internazionale sul clima che si terrà a Copenhagen dal 7 al 18 dicembre prossimi per discutere e formulare un accordo globale che impegni tutte le nazioni ad una lotta efficace contro i cambiamenti climatici, un forum virtuale online www.fightclimatechange.eu è stato istituito all’interno del Clima World Community creato dal Comune di Copenhagen. Il forum è accessibile tramite l'home page del sito istituzionale della FIAB www.fiab-onlus.it , in alto a sinistra.L'iniziativa, promossa dalla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea e dell'European Cyclists’ Federation, si propone di favorire il livello di partecipazione dei cittadini sul tema del surriscaldamento del pianeta e dei cambiamenti climatici, affinchè ciascuno di noi possa liberamente intevenire nel dibattito esprimendo il proprio punto di vista sulle possibili soluzioni che i Governi dovrebbero adottare."Per esempio dando maggior peso alle politiche della cicabilità del territorio e dell'intemodalità bici e mezzi pubblici e collettivi come previsto dalla Carta di Bruxelles - dichiara Antonio Dalla Venezia, Presidente nazionale FIAB".Sulla bacheca on-line di www.fightclimatechange.eu ognuno può lasciare opinioni, proposte, suggerimenti, richieste concrete al proprio Governo. I messaggi saranno ufficialmente trasmessi ai negoziatori dell’Unione Europea presenti al COP15. L'iniziativa rientra nell'ambito della campagna di comunicazione focalizzata sull'importanza che ciascuno di noi intraprenda azioni individuali a favore del clima e sulla necessità di aumentare la pressione sui governi nazionali per fare un passo concreto in avanti e ridurre le emissioni di CO2.Per coinvolgere le popolazioni e sensibilizzare opinione pubblica e Istituzioni sul ruolo e sul contributo che la mobilità ciclistica può avere nel prevenire i cambiamenti climatici attraverso la riduzione dell’emissione di gas serra e la limitazione dei consumi energetici, lo scorso 20 settembre in occasione della settimana europea della mobilità, l'European Cyclists' Federation e la Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea, hanno organizzato in tre capotali europee - Roma, Stoccolma e Budapest - eventi di promozione del trasporto in bicicletta http://www.ecf.com/3688_1 . A Roma l'iniziativa è stata organizzata con la FIAB. Il video è disponibile per intero su http://www.youtube.com/watch?v=yK4kYSYPdWk

martedì 20 ottobre 2009

Biciclette messaggere anche in Italia


Finalmente esiste anche in Italia un servizio di pony express in bici. I cosiddetti "Messanger", coloro che corrono come cavalli impazzitti tra auto rombanti e motorini furiosi. Lo fanno sulle loro bici per consegnare la posta.
A Milano è ormai una realtà che da un anno raccoglie consensi positivissimi e si è affermata come un'iniziativa imprenditoriale riuscitissima.
Molta meno anidiride carbonica ed una splendida publlicità per il mezzo bici.
link: http://www.urbanbm.it/

venerdì 9 ottobre 2009

Bicycle Film Festival 2009

Da ieri, Giovedì 8 Ottobre, e fino a Domenica 11, si tiene a Milano il Bicycle Film Festival.
Evento mondiale di tributo artistico alla bicicletta: Cortometraggi, mostre, feste, arte, spettacoli, tutto con un solo soggetto: la Bicicletta.
Programma:http://www.bicyclefilmfestival.com/code/programs/images/milano/programma_milano.pdf

martedì 6 ottobre 2009

Ecoincentivi 2009 - Una risposta

Anche in città sembra esserci stata una certa adesione agli ecoincentivi. Da fonti ufficiose sappiamo che sono stati applicati e che circa una cinquantina di bici, ma il dato non è certo, sono state vendute con l'incentivo statale.
Sarà pure una goccia nel mare, ma il risultato è comunque positivo, soprattutto perchè, innanzitutto, smentisce le perplessità da noi sollevate in precedenza e, poi, perchè è comunque un segnale importante per la risposta data dalla gente e dai rivenditori.
Siamo lontani da certi numeroni, ma come disse una volta un noto presidente, mille miglia cominciano da un passo.
Pedaliamo!

giovedì 1 ottobre 2009

Festival della Lentezza

Andare piano è una virtù, soprattutto oggi dove si corre come i matti per cercare di arrivare prima, prima di cosa poi non si è ben capito!
Essendo rara la lentezza, in quel di Selvazzano Dentro, provincia di Padova, hanno deciso di farci un bel festival, tanto per rendere un tributo a quella che una volta era la normalità.
Dal 17 al 26 ottobre 2009 si parlerà di lentezza, di quell'andar lentamente, in ogni cosa, che ormai sembra essere smarrito.

mercoledì 30 settembre 2009

Corticiclici

Esauriti gli Incentivi per le bici

Da ieri sera il fondo stanziato per le biciclette dal Ministero dell'Ambiente è definitivamente in rosso, prosciugato da una marea di richieste che, come già accennato nei giorni precedenti, hanno interessato soprattutto il Nord (66%) e solo in minima parte il Sud (11%).
Si parla di oltre 60 mila nuove bici sulle strade italiane.
Noi, in maniera un po' provinciale, ci chiediamo quante bici "incentivate" siano state vendute a Gela. Indagheremo!

Link: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Economia%20e%20Lavoro/2009/incentivi-bici/cronaca/incentivi-biciclette2.shtml?uuid=b79974b6-ac47-11de-8787-08bef260efb1&DocRulesView=Libero

Quando la sella fa storia

Questo video ci piace tanto, sarà pure pubblicità, ma in un'epoce dove si pubblicizza l'assurdo queste immagini ci fanno sentire leggeri.




martedì 29 settembre 2009

La Fissa che fa figo!


La moda delle bici con lo scatto fisso è ormai divampata anche in Italia.
Si tratta delle classiche bici che si usano nei velodromi.
In buona sostanza funzionano un po' come le bici dei bambini, se si pedala in avanti si progredisce, se si pedala indietro si torna sui propri passi. L'unico modo per smettere di pedalare è staccare i piedi dai pedali.
Nella versione pura non hanno i freni, anche se alcuni li aggiungono.
Sono prive di tutto, niente cambio, parafanghi, freni, nulla. Minimaliste.
Non le apprezziamo particolarmente, ma ci divertono, sembra schizofrenia, ma è così!.
Per capire come funzionano potete dare un'occhiata alla sezione video e cliccare su quello relativo ai Messangers di Nyc.
Il dibattito sulla fissa è aperto. Ed anche il sole 24 ore, criticamente, ne parla come di nuovo fenomeno modaiolo. Link :http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Economia%20e%20Lavoro/2009/incentivi-bici/novita/scattofisso.shtml?uuid=bbf2793c-a782-11de-bb8f-0a0de7afd1a1&DocRulesView=Libero.

Incentivi, 38 mila domande. Ma il Sud non risponde!

L'italia sembra essere impazzita per gli eco - incentivi. Sono già 38 mila le richieste formulate su tutto il territorio nazionale. Andando di questo passo già dalla metà della settimana il fondo stanziato dal Ministero dell'Ambiente dovrebbe completamente esaurirsi.
Tuttavia, ci dispiace segnalare l'assoluto divario di richieste tra il Nord (70%) ed il Sud (13%), segnale interpretabile in molti modi.
Ci sentiamo di difendere il cittadino che si è recato presso i rivenditori, ma molte volte si è sentito dire che non era possibile far valere gli incentivi, che i problemi tecnico - burocratici sono tanti.
Non sappiamo quale sia la verità, ma di questo passo le cose non cambieranno mai, ed una piccola responsabilità è dei rivenditori, che, forse, preferiscono la strada semplice della vendita diretta alla trafila degli incentivi. Ma, si sa, questo vale solo per le bici, gli altri veicoli vendono alla grande.

Link: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Economia%20e%20Lavoro/2009/incentivi-bici/cronaca/incentivi-biciclette2.shtml?uuid=b79974b6-ac47-11de-8787-08bef260efb1&DocRulesView=Libero

lunedì 28 settembre 2009

Consigli tecnici per gli incentivi


Ecco il link con l'elenco delle bici cui si applicano gli incentivi:

Questo è invece il modulo da presentare al negoziante:


Link per la ricerca dei rivenditori:

EDUCATI ALLA BICI

Raccogliamo e pubblichiamo una lettera che un socio Fiab dell'associazione Firenze in Bici scrive alla Fiab Nazionale. Massimo Fagioli vive a Francoforte e ci racconta un'esperienza educativa molto importante:

In Germania i bambini educati fin dalla tenera età all'uso sicuro della bicicletta come mezzo principale per recarsi DA SOLI a scuola
Massimo Fagioli, autore del libro
"Madre di Biciclette", scrive agli amici di Firenze una lettera che, tutto sommato, vale la pena di pubblicare nel sito nazionale della FIAB.
Salve a tutti, e grazie a chi mi ha dato un 'in bocca al lupo' per la mia nuova vita in Germania.Per l'appunto oggi sono a Firenze, ma solo per 2 giorni, per sistemare 2000 cosette e non so se riuscirò a fare un salto in via Orsini. Ma mi pare importante - forse anche per stasera - comunicarvi un fatto 'sbalorditivo' che mi è successo a Francoforte.Dunque: è arrivata una lettera dalla scuola elementare di mio figlio minore, che fa la quarta, che informa le famiglie che l'obiettivo centrale di queste settimane fino alle ferie di ottobre verterà (cito testualmente) sull'educazione stradale e la MANUTENZIONE IN SICUREZZA delle bici dei bambini.Le maestre di tedesco ed italiano (si tratta di una sezione bilingue) hanno dato come compito l'apprendimento del vocabolario inerente alla bicicletta, e come lezione di arte quello di disegnare una bicicletta con tutte le sue componenti.E' coinvolto anche il comando dei VIGILI, che ha diramato una circolare alle famiglie informando che sono previste due uscite ( di tutta la mattina) con i bambini in bici, scortati da loro e da genitori volontari. Segue l'elenco degli accessori obbligatori ( casco, faretti, catarinfrangenti ecc.).La prima uscita ha avuto già luogo: i bambini sono stati trasferiti in un bosco dove sono state tenute delle esercitazioni su percorsi urbani simulati. Nell'occasione è stata effettuato un check tecnico di gomme, freni, catene e i vigili stessi hanno donato e montato sulle bici mancanti gli infrangenti sotto il sellino, al manubrio ed ai raggi. Per la prossima uscita i genitori sono pregati (intimati) di predisporre le luci attive mancanti.Non aggiungo altro; ma è chiaro che:1) questi bambini sono educati fin dalla tenera età all'uso sicuro della bicicletta come mezzo principale per recarsi DA SOLI a scuola;2) che in questo modo l'attenzione degli automobilisti è sollecitata, in quanto il ciclista che ti pedala al fianco non è un avventuriero ma potrebbe benissimo essere tuo figlio;3) che si evita il corteo di automobili di genitori mammoni all'entrata ed all'uscita della scuola, con tanto di guadagnato per l'ambiente, per l'autostima del bambino, e come terapia antistress per il genitore.Lo capiranno mai i nostri politici, anche quelli pattisti?
Nota del webmaster. Pattisti: si tratta dei candidati a sindaco o consigliere comunale- di partiti diversi - che in campagna elettorale avevano firmato con Firenze in Bici un patto per la bici; un programma da portare avanti se fossero stati eletti.

Niente più taglio dei punti dalla patente dei ciclisti

Passo indietro sulla norma che permetteva di togliere i punti della patente anche ai ciclisti.
Tacciata fin da subito di evidente incostituzionalità questa norma avrà vita breve. Difatti è prevista l'emanazione di una nuova legge che eliminerà questo abberrante provvedimento.
link: http://www.corriere.it/cronache/09_settembre_27/salvia_9ba33de4-ab40-11de-a868-00144f02aabc.shtml

venerdì 25 settembre 2009

La Ciclomeccanica Impazza!

Questo fine settimana, presso la stazione delle bicicletta di San Donato Milanese si svolgerà il campionato europeo di ciclomeccanica a squadre.
Esperienza consigliatissima.
Perchè una bici non muore mai!

giovedì 24 settembre 2009

La Carta di Bruxelles e la sua importanza

AUMENTO DEL TRAFFICO CICLISTICO ANCHE IN ITALIA
INVITO A TUTTI I SINDACI E CANDIDATI ALLE PROSSIME AMMINISTRATIVE A SOTTOSCRIVERE LA CARTA DI BRUXELLES

Come già informato, venerdì 15 maggio scorso, in occasione della giornata di chiusura della Conferenza internazionale "Velo-City", tenutasi a Bruxelles all'interno del Parlamento Europeo, 27 Comuni d'Europa hanno firmato la Carta di Bruxelles.
Sottoscrivendo il documento i firmatari si sono impegnati a:
1) sollecitare Commissione e Parlamento europeo ad attivare politiche adeguate per portare nei Paesi dell'Unione Europea l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto abituale dall’attuale 5% al 15% entro il 2020;
b) assumere direttamente iniziative locali finalizzate a far aumentare al 15% il “modal share” (ripartizione modale) della bicicletta e a ridurre del 50%, entro lo stesso termine, gli incidenti mortali che colpiscono i ciclisti migliorando la sicurezza delle strade.

Tra le città firmatarie: Bruxelles, Milano, Reggio Emilia, Monaco di Baviera, Siviglia, Edimburgo, Tolosa, Bordeaux, Timisoara, Izmit e Portland negli USA.
Trascriviamo di seguito il testo del documento in italiano. Diffondetelo tra sindaci e candidati sindaci alle prossime amministrative, affinchè sia sottoscritto anche da Comuni italiani. Nella peggiore delle ipotesi servirà per far saper che esiste un movimento europeo che si batte per lo sviluppo del trasporto ciclistico..
Le adesioni da parte degli interessati, per email, possono essere inviate anche in italiano, indicando i personali riferimenti a:
Frederik Depoortere frederik.depoortere@velo-city2009.com responsabile dell'Ufficio Mobilità ciclistica di Bruxelles Regione Capitale (che parla italiano)
e per conoscenza anche al sottoscritto stampa@fiab-onlus.it per avere un monitoraggio delle adesioni.
Grazie

Lello Sforza
Responsabile FIAB rapporti con ECF
Responsabile FIAB relazioni esterne
cell. + 39 3200313836

Carta di Bruxelles

La diffusione della mobilità in bicicletta contribuisce a rendere città più vivibili, un trasporto urbano più efficiente, strade meno congestionate e meno rumorose, un’attività fisica individuale utile a combattere la sedentarietà, maggior sicurezza delle strade. Inoltre favorisce la lotta ai cambiamenti climatici, il risparmio dei carburanti fossili, lo sviluppo del turismo sostenibile.
In occasione di Velo-City®2009 a Bruxelles
Le città firmatarie del presente documento si impegnano a:

a) attuare politiche adeguate finalizzate a raggiungere almeno il 15% di spostamenti in bicicletta nel proprio territorio entro il 2020, o una percentuale maggiore se quel limite fosse stato già raggiunto;
b) ridurre almeno del 50% il rischio di incidenti mortali per i ciclisti entro il 2020;
c) realizzare cicloposteggi e politiche contro il furto delle bici;
d) attivare opportune iniziative per aumentare gli spostamenti sicuri in bicicletta nei percorsi casa-scuola e casa-lavoro;
e) contribuire allo sviluppo del turismo sostenibile investendo per migliorare e incrementare il turismo in bicicletta.
f) cooperare più strettamente con: 1) le associazioni di utenti della bicicletta, 2) le organizzazioni dei dettaglianti e dei produttori di bici, 3) tutti gli altri soggetti interessati come polizia, consulenti e centri di esperienza, tecnici e costruttori di infrastrutture, per raggiungere gli obiettivi prefissi e per essere di buon esempio per altre città.

La città firmataria, insieme a tutte le altre che hanno già sottoscritto la Carta di impegni, chiedono alla Commissione Europea e al Parlamento Europeo di:

a) fissare l’obiettivo di raggiungere almeno il 15% di spostamenti in bicicletta nella ripartizione modale in Europa, entro l’anno 2020;
b) istituire la figura del Responsabile Europeo della Mobilità ciclistica nell’amministrazione della Commissione Europea
c) Creare un gruppo inter-parlamentare sulla Mobilità in bicicletta nel Parlamento Europeo
d) Finanziare in maniera adeguata appositi Programmi europei finalizzati a sostenere quelle città e quelle ONG che promuovono gli spostamenti in bicicletta in Europa.

Inoltre, i firmatari della Carta chiedono alle Autorità di tutto il mondo, a tutti i livelli, di promuovere in modo deciso la mobilità ciclistica di incorporare tale forma di mobilità sostenibile in tutte le aree delle politiche (sanità, pianificazione territoriale, gestione delle città, economia, mobilità e traffico, tempo libero, sport, turismo).

La bici in Germania

Ci permettiamo di pubblicare una lettera che Stefano, un utente del sito "I Like the Bike" www.ilikebike.org, scrive a Bibì Bellini.
Lo facciamo perchè illustra in maniera chiara un interessante progetto di sviluppo per la mobilità sostenibile affrontato a Colonia.
Rispetto ai dati pubblicati qualche giorno fa da legambiente sembra davvero un altro mondo (possibile)!

"Ciao Bibi,
mentre cercavo nuovi progetti di insediamenti a carattere ecologico nei dintorni di Düsseldorf ho scoperto l’esistenza di un nuovo insediamento a Colonia libero da auto. Te lo volevo segnalare perché, anche se tu sei fuggito dalla città, potrebbe lo stesso essere interessante per la ricerca di un’alternativa all’auto.
Purtroppo a Düsseldorf non c’è nulla di simile e difficilmente ci sarà. Düsseldorf è una città ricca, ma molto conservatrice (unica grande città a maggiornaza CDU nella regione). Probabilmente ci sono anche altre esperienze di questo tipo in Germania (sicuramente a Berlino), ma questa mi sembra interessante. Si chiama Stellwerk 60“ www.stellwerk60.de ed è composto da 400 unità abitative: i lavori sono cominciati nel gennaio 2006 e a metà 2008 erano pronte 200 unità.
A Colonia sono parecchi coloro che vivono senza auto (si parla del 22% delle famiglie) e per questo progetto si è sfruttata un’area periferica (ma non troppo) ben collegata con i mezzi di trasporto pubblico ed è previsto un punto di "car-sharing". Tuttavia il mezzo di trasporto più importante resta la bicicletta: invece di garage sono stati costruiti posti per le bici (almeno tre per ogni appartamento); naturalmente anche gli accessi sono indirizzati alle bici. All’interno di questo quartiere ci sono solo vie pedonali e per bici; accesso consentito eccezionalmente solo ai mezzi di soccorso, a quelli della pulizia, dei traslochi, ecc...
I siti sono, oltre a www.stellwerk60.de (che contiene informazioni generali sull’insediaento), anche:
www.nachbarn60.de (una specie di forum a disposizione degli abitanti)
http://www.autofreie-siedlung-koeln.de/index.htm (un’associazione che lavora per gli insediamenti liberi da auto a Colonia)

Purtroppo è tutto in tedesco.

Ciao

Stefano"

mercoledì 23 settembre 2009

Quando si dice: danzare sui pedali

Sotto effetto smog!

Dati alla mano a vivere in città c'è da perderci la salute. Legambiente segnala come ancora una volta la qualità dell'aria nelle città italiane sia da considerarsi pessima.
Tutta causa del traffico veicolare incontrollato e delle amministrazioni che nulla fanno per promuovere forme di mobilità sostenibile.
Aggiungiamo che lo spazio urbano, inteso come area fisica disponibile per il singolo cittadino, è ormai ridotto all'osso, con zone pedonali inesistenti e/0 comunque sacrificate alla sosta o alla circolazione delle automobili.



Link: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/ambiente/grubrica.asp?ID_blog=51&ID_articolo=1142&ID_sezione=76&sezione=Ambiente

lunedì 21 settembre 2009

UNA BICI




Ci sono storie che messe in musica si tramandano meglio. Come le fiabe, le filastrocche; come i racconti attorno al fuoco, magari arrivando al luogo dell'incontro in sella ad una bici.

Londra continua a dare spazio alla bicicletta

Dettagli sugli Eco - Incentivi


Il prossimo 25 settembre dovrebbe entrare in vigore il nuovo Accordo di Programma stipulato tra Ministero dell'Ambiente, Confindustria ANCMA e CEI CIVES, sottoscritto in data 30 giugno 2009, che rifinanzia il precedente Accordo del 23 dicembre 2008 ed entrato in vigore lo scorso 22 aprile "per l’incentivazione alla diffusione di ciclomotori, motocicli, tricicli, quadricicli, biciclette, incluse quelle a pedalata assistita, veicoli assimilati a basso impatto ambientale".

"Non si tratta quindi di un provvedimento specifico a favore delle biciclette, ed esteso questa volta anche ai ciclomotori, come detto erroneamente da qualcuno" - dichiara Antonio Dalla Venezia, presidente della FIAB, l'organizzazione nazionale ambientalista per la diffusione della mobilità urbana e turistica in bicicletta - ma del rifinanziamento del vecchio accordo per sostenere tutto il mercato delle due, tre e quattro ruote "a carburanti puliti".

Il contributo statale per le biciclette a pedali, rimasto del 30%, non sarà più dell'importo massimo di 700 euro come nel precedente accordo, ma di soli 200 euro, e una parte dei finanziamenti sarà destinata a coprire i rimborsi di quei negozianti rimasti scoperti a maggio scorso perchè il sistema informatico andò in tilt e non riuscirono a registrare le loro vendite.

"Insomma, la bicicletta per fortuna non è esclusa - afferma Dalla Venezia - ma siamo ben lontani da una politica specifica di incentivi a favore della bici a trazione muscolare, la sola che combinando energia impiegata per la produzione, costi diretti e indiretti e impatto ambientale uguale a zero, dà effettivamente un bilancio energetico amico dell'ambiente e del clima. Combattere le emissioni atmosferiche e tutelare la qualità dell'aria come fa il Ministero che mette sullo stesso piano anche i veicoli "a basso impatto ambientale" quali ciclomotori, motocicli, tricicli, quadricicli, biciclette a pedalata assistita e veicoli assimilati, vuol dire soprattutto sostenere l'industria".

Ma come spiegare la riduzione del contributo del Governo passato da un massimo di 700 euro a soli 200 euro? E' presto detto. "Il precedente accordo - spiega il Presidente Dalla Veneziate - non era nato specificatamente per le bici di fascia medio-bassa che invece hanno letteralmente prosciugato il fondo e spiazzato Ministero e costruttori. Inoltre ora sembra che l'intero budget sia stato ripartito per circa il 60% alle bici (7,6 milioni) e per il 40%(circa 5,1 milioni) a scooter, veicoli elettrici a due e quattro ruote".



Ma per sapere cosa poter comprare gli italiani dovranno ancora aspettare. Sul sito del Ministero manca ancora il listino "allegato" che approva "i modelli di nuova produzione commercializzati dopo l'entrata in vigore dell'Accordo e i modelli delle case costruttrici/importatrici che hanno chiesto di aderire all'accordo stesso e risultanti in un listino allegato al decreto, beneficiari dell'Accordo".

domenica 20 settembre 2009

Bici Contromano A Londra




Sull'introduzione della norma che consente di andare in bici contromano a Londra ecco un intervento di Eugenio Galli, Responsabile Ufficio Legale
e Coordinatore regionale FIAB Lombardia:
"Ciò che viene annunciato come innovazione a Londra, ossia la possibilità
per le bici di percorrere nei due sensi le strade a senso unico per i
veicoli, è in realtà già da tempo nelle regole e nelle prassi di molti
Paesi europei. Così è in Francia, Germania, Olanda, Austria.
Così è a Bordeaux, a Strasburgo, a Vienna, a Berlino, ad Amsterdam.
Alla regolamentazione del "doppio senso per le bici su strade a senso
unico" si riconosce, in tutte le realtà dove il provvedimento è stato
adottato, un duplice vantaggio.
Per il ciclista, che abbrevia il suo percorso evitando le lunghe
deviazioni alle quali sarebbe costretto se fosse costretto a seguire, al
pari della generalità degli altri veicoli, le prescrizioni dei sensi unici.
E per la sicurezza stradale, che viene favorita dalla reciproca visibilità
tra ciclista e conducente del veicolo che proviene in direzione opposta.
Non mi pare che l'Italia "più che cambiare le regole preferisce farle
rispettare".
Il nostro Paese infatti non brilla particolarmente dal punto di vista dei
controlli sulle strade.
Semplicemente, l'Italia, fino ad ora, ha deciso di continuare a non
considerare concretamente le esigenze di una mobilità dolce, leggera e
razionale quale è quella in bicicletta. Ancorandosi ad argomentazioni che
appaiono anche anacronistiche e frutto di una considerazione che relega
alla marginalità sulle strade tutto ciò che è privo di motore".



giovedì 17 settembre 2009

Un sondaggio conferma: L'italiano è autodipendente

L'italiano è autodipendente! Lo conferma un sondaggio svolto dall'istituto di ricerca SWG.
L'automobile è il nostro totem, non ne possiamo fare assolutamente a meno ed i numeri ce ne danno triste conferma. Il 70% degli automobilisti italiani ritiene l'auto indispensabile o necessaria: per andare al lavoro(46%), per fare acquisti (17%) e per spostarsi nel tempo libero (13%).
Siamo un popolo assetato di motori e di certo le politiche tenute dei nostri governi non disincentivano certo l'uso dell'automobile.
Link: http://www.repubblica.it/2009/09/motori/attualita/motori-sett-09/sondaggio-auto-09/sondaggio-auto-09.html

Salone del Ciclo 18 - 21 settembre Milano


Come ogni anno si ripete a Milano l'esperienza del salone della bicicletta. Esposizioni e incontri per tutti i gusti.

mercoledì 16 settembre 2009

Turismo al Biviere di Gela in bicicletta

Iniziano il 20 settembre le iniziative presso la riserva naturale orientata del Lago Biviere di Gela.
Primo inocontro un'estemporanea di pittura dal titolo " il biviere in mostra".
Vi invitiamo ad andarci in bicicletta, perchè non è poi così distante dalla città. Fatelo in gruppo oppure in solitaria, sono solo pochi chilometri che al passo lento della bici assumono l'aspetto di una gita entusiasmante.
Gli uccelli gradiranno molto questa visita silenziosa e poco inquinante.



domenica 13 settembre 2009

Ritornano gli eco - incentivi

Tornano gli eco-incentivi per le biciclette. Dal ministero, però, non sanno ancora fornire notizie ulteriori. Non si conoscono nè la portata di questi incentivi, nè i tempi di arrivo. Rimane comunque una buona notizia, nella speranza che i problemi incontrati la prima volta non si ripetano.
A Gela, per fare un esempio che tocchiamo con mano, di bici incentivate non se ne sono vendute, per il semplice motivo che, fonte rivenditori, le difficoltà riscontrate da parte di questi ultimi nel reperire il finanziamento sono state insormontabili.
Link:http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2009/09/nuovi-incentivi-bici.shtml?uuid=c7ffbbd6-9e2c-11de-8d06-65c305b3f5e4&DocRulesView=Libero

martedì 8 settembre 2009

16 - 22 Settembre SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITA' SOSTENIBILE.

lunedì 7 settembre 2009

Rimorchi per bicicletta

Quando il rimorchio si fa estremo! (Ovviamente potete usarlo anche in maniera più tranquilla)


domenica 6 settembre 2009

In Bici Per il Clima

In Bici per il clima. Il 20 settembre anche a Roma, come a Stoccolma e Budapest, eventi per promuovere la mobilità in bicicletta per la lotta ai cambiamenti climatici. E’ un’iniziativa di ECF e Commissione Europea con la collaborazione di FIAB, nella Settimana Europea della Mobilità. On line un forum virtuale per dare voce ai cittadini

In vista del summit internazionale sul clima che si terrà a Copenhagen dal 7 al 18 dicembre prossimi per discutere e formulare un accordo globale che impegni tutte le nazioni ad una lotta efficace contro i cambiamenti climatici, la Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea e l’European Cyclists’ Federation organizzano il prossimo 20 settembre in tre capitali europee - Roma, Stoccolma e Budapest - eventi di promozione del trasporto in bicicletta, in collaborazione con le organizzazioni cicloecologiste aderenti. L’evento di Roma è organizzato con FIAB nazionale e locale (Ruotalibera).
L’iniziativa, all’interno della Settimana Europea della Mobilità che si svolgerà dal 16 al 22 settembre ed alla quale non risulta che il Governo italiano abbia aderito, si propone di sensibilizzare opinione pubblica e Istituzioni sul ruolo e sul contributo che la mobilità ciclistica può avere nel prevenire i cambiamenti climatici attraverso la riduzione dell’emissione di gas serra e la limitazione dei consumi energetici.
Ma non è tutto. Per coinvolgere attivamente i cittadini europei, affinché si arrivi alla Conferenza mondiale sul clima con un livello di partecipazione adeguato, la Direzione generale per l'Ambiente della Commissione europea ha elaborato una campagna di comunicazione focalizzata sull'importanza che ciascuno di noi intraprenda azioni individuali a favore del clima e sulla necessità di aumentare la pressione sui governi nazionali per fare un passo in avanti e per ridurre le emissioni di CO2. "Dite la vostra. I governi devono agire subito "è lo slogan della campagna.
Elemento centrale della campagna è il forum virtuale www.fightclimatechange.eu (a breve operativo) istituito all’interno del Clima World Community www.worldclimatecommunity.com. Si tratta di una bacheca on-line dove ognuno può lasciare opinioni, proposte, suggerimenti, richieste concrete al proprio governo sul tema. I messaggi saranno ufficialmente trasmessi ai negoziatori dell’Unione Europea presenti al COP15. Fai sentire la tua voce!
La manifestazione del 20 settembre a Roma prevede, allo stato, il seguente programma:
* Ore 6: "L'Alba del Rinascimento" - giro in bici per i mattinieri
sulla storia del Rinascimento a Roma attraverso i suoi monumenti.
* Ore 9,45: appuntamento alla CAE (Città dell'Altra Economia) per
distribuire le magliette e cappellini
* Ore 10,30: inizio della pedalata. In tutto 17 km, passando per le
principali vie e piazze del centro.
* Ore 11,30 - 13: soste di 15' circa a Piazza del Popolo, Piazza
Navona, Castel Sant'Angelo e Piazza Farnese con esibizione di
bande di strada e distribuzione di volantini.
* Ore 13,30: arrivo alla CAE e distribuzione di pizza e gelato.
* Ore 14,30: "Le Fontane di Roma" - giro in bici sulla storia delle
fontane piu' belle della capitale.

venerdì 4 settembre 2009

Pedalando per kyoto


Date un'occhiata a quest'iniziativa, la segnaliamo tradissimo, ma purtroppo ci è sfuggita.

giovedì 3 settembre 2009

In gita con la bici in tutta sicurezza

La cultura ciclabile dovrebbe partire dal basso, cominciando, già nelle scuole, a diffondere l'esempio dell'uso della bicicletta. La cosa è difficile se si considera che gli stessi insegnanti, anche solo per fare cento metri nel quartiere di appartenenza, usano l'automobile, ma provarci non è reato.
Prendendo in considerazione le esperienze scolastiche locali il dato è deprimente, parlare di gita scolastica in bicicletta è un tabù da non violare, anche perchè nessun docente tende ad assumersi una tale responsabilità.
Va da se che un'adeguata organizzazione, compresa un'assicurazione infortuni, permetterebbe di realizzare giri interessanti con maggiore tranquilittà.
Lasciando il campo della scuola, possiamo analizzare la realtà delle parrocchie.
Spesso d'estate orde di ragazzini vocianti vengono condotti in bicicletta verso località extraurbane in condizioni estremamente precarie.
La cosa ha un aspetto positivo: consente ai ragazzi di utilizzare la bici; per il resto gli aspetti negativi si sprecano.
I ragazzi vengono condotti lungo strade extraurbane senza che i loro mezzi siano stati adeguatamente controllati; non viene effettuata alcuna forma di educazione stradale e/o legata al corretto uso del mezzo bici; non si presta nessuna attenzione alla dotazione dei mezzi, al vestiario, al cibo e all'idratazione.
Detto questo, il vademecum stilato dal prof. Emilio Rigatti, noto cicloviaggiatore, ci sembra utilissimo per tutti coloro i quali volessero avventurarsi con una certa diligenza nel mondo delle gite in bici con i ragazzi.

mercoledì 2 settembre 2009

Questioni sicule di Bike Sharing!

La questione del Bike Sharing a Siracusa ha sollevato un certo polverone. Difatti il sistema fatica a decollare, pur logisticamente esistente e caratterizzato dalla presenza di diverse bici poste in più stazioni, con un complesso impianto di videosorveglianza e la possibilità di noleggiare anche mezzi a pedalata assistita. Si è parlato di difficoltà burocratiche notevoli che hanno lavorato in senso contrario alla diffusione dell'iniziativa.
Rimane il fatto che ad oggi Siracusa è una delle città dotate di un impianto di Bike Sharing all'avanguardia e con un potenziale notevole per lo sviluppo della mobilità ciclabile.
La risposta che il mobility manager del Comune di Siracusa fornisce al comunicato stampa della Fiab sembra di buon auspicio per il superamento dei problemi esistenti.
Per leggerla cliccate su questo link: http://www.fiab-onlus.it/bikenosharing_siracusa.htm

Reti Ciclabili in Area Mediterranea


Reti Ciclabili in Area Mediterranea: Vademecum della Ciclabilità. L'opera più completa e aggiornata sul tema oggi esistente in Italia, realizzato dalla Regione Puglia e redatto dalla FIAB.

martedì 1 settembre 2009

giovedì 27 agosto 2009

In bici la strada è più pericolosa!

Trasmessi i dati Istat sulla percentuale di incidenti mortali che coinvolge gli utenti della strada. Sconvolgente il risultato emerso: ancora una volta gli utenti deboli (pedoni e ciclisti) sono quelli maggiormante coinvolti. Il dato numerico parla di un ciclista coinvolto ogni tre incidenti stradali.
Diciamolo chiaramente e senza ipocrisie, andare in bici nelle città italiane è pericoloso. Lo è per ragioni diverse: automobilisti indisciplinati, infrastrutture inadeguate, traffico automobilistico assolutamente incontrollato.
Ogni giorno ci proponiamo di utilizzare la bicicletta per gli spostamenti quotidiani, ma quello che vediamo nella realtà è un pericolo costante fatto di incroci, marciapiedi, viali e piazze invasi da auto prive di controllo. Il ciclista sembra un moscerino da spazzare via. Solo una seria politica riformatrice del trasporto urbano potrà dare una mano alla diffusione di una mobilità dolce.
Per ulteriori informazioni: http://www.italialavoro.it/wps/portal/!ut/p/kcxml/04_Sj9SPykssy0xPLMnMz0vM0Y_QjzKLd4z3NQLJmMUbxBub6keiijjCBXw98nNT9YOAEpHmIBFH_aic1PTE5Er9YH1v_QD9gtzQiHJvR0cA433JVg!!/delta/base64xml/L0lJSk03dWlDU1lBIS9JTGpBQU15QUJFUkVSRUlrLzRGR2dkWW5LSjBGUm9YZnJDRUEhLzdfQV9NQS8x?WCM_PORTLET=PC_7_A_MA_WCM&WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/ItaliaLavoro.it/Home/La+societa/Magazine/Analisi/IL+-+B5Analisi03+gennaio+2009

lunedì 27 luglio 2009

Il ministro in bicicletta

Se tutti i ministri si spostassero in bicicletta avremmo un buon esempio di mobilità dolce. Per adesso lo fa solo la sig.ra Carfagna, rondine singola nessuna primavera, ma, per rimanere in zona proverbi, il bicchiere è bello se è mezzo pieno. Immagini: http://www.repubblica.it/2006/08/gallerie/gente/carfagna-bici/1.html

mercoledì 8 luglio 2009

Togliere punti dalla patente a chi commette infrazioni in bici?

In merito alla norma introdotta in via legislativa con il pacchetto “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica” - approvato il 2 luglio dal Parlamento - che prevede la possibilità di decurtare i punti della patente di guida anche nel caso di infrazioni commesse in bicicletta, il Presidente della FIAB, Antonio Dalla Venezia, dichiara:

"Attenderemo la prima contravvenzione ad un ciclistica, con decurtazione di punti dalla patente, per fare ricorso al giudice di pace e chiedere che la norma venga rimessa alla corte costituzionale perchè illegittima. Non vogliamo promuovere la difesa di un interesse meramente corporativo dei ciclisti che offrirebbe solo un comodo sotterfugio a chi vorrebbe liquidare sbrigativamente le nostre obiezioni. Ci sembra invece che questa norma – che non risulta avere uguali in Europa – sia portatrice di sostanziali violazioni al principio di eguaglianza, che riguardano tutti i cittadini, indistintamente.

Sottrarre punti alla patente auto per violazioni del codice della strada commesse alla guida di veicoli che non prevedono una specifica abilitazione (le bici, appunto) appare contraddittorio e immotivato. Non solo: anche condizionare l’applicazione della sanzione al possesso della patente è un ulteriore elemento di incomprensibile discriminazione, risultando sfavorito, a fronte di una medesima violazione, chi possiede la patente. Se due ciclisti commettono la stessa contravvenzione, ma uno ha la patente e l'altro no, solo al patentato si applica la decurtazione dei punti.

Aggiungiamo peraltro che, proseguendo questa linea di ragionamento, pure il pedone che attraversa con il semaforo rosso dovrebbe subire la decurtazione dei punti della patente di cui egli sia eventualmente in possesso. Per tutti questi motivi, questa norma ci sembra un parto giuridicamente insensato. Per questo la FIAB farà ricorso al giudice di pace per chiedere l'intervento della Corte costituzionale.

In Italia il problema della endemica insicurezza delle nostre strade, anche urbane, è certamente serio e grave, e non da oggi: ma non ci risulta che esso sia causato dai ciclisti i quali semmai, insieme ai pedoni, sono tra le vittime più numerose. Rispetto alla norma commentata, sfugge dunque persino quale sia l’obiettivo perseguito dal Legislatore.

Nel nostro Paese manca da sempre una politica di attenzione nei confronti della mobilità ciclistica: inutile proporre impietosi quanto inevitabili confronti con ciò che avviene negli altri Paesi europei che stanno appena a pochi chilometri da qui. E i pochi impegni assunti dal nostro Governo (ad esempio quello, risalente al novembre 2007, di istituire un Servizio Nazionale per la Mobilità Ciclistica) spesso restano sulla carta.

Come sollecitato da governi e istituzioni europee e ben sintetizzato dalle parole del Commissario ai Trasporti della Comunità europea Antonio Tajani, attendiamo anche dal Parlamento italiano provvedimenti per promuovere l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto urbano a emissione zero".

sabato 13 giugno 2009

Buone nuove

Incredibile, ma vero! Si intensificano in città gli avvistamenti di biciclette destinate all'utilizzo urbano, roba che qualche hanno fa sembrava impensabile, sarà la crisi? Ne segnaliamo alcuni con la felicità di un bambino che vede una gallina viva e afferma: " mamma, ma ha le piume e si muove!".
Bicicletta modello olandese con cestini anteriore e posteriore, luogo via europa incrocio con via Cicerone, attacata al palo; Signori con bici da passeggio e sacchetti della spesa, reiterati avvistamenti in diversi punti della città, cominciamo a sospettare che ne facciano uso regolare.
Buone notizie gente!!!

domenica 7 giugno 2009

Lo Spazzino volante (in bici)

Se uno spazzino passasse silenzioso nella notte a raccogliere l'immondizia avremmo meno sobbalzi dovuti al rumore terrificante delle autocompattatrici.
Ma, a volte, vista la realtà corrente, è già un bene che la spazzatura venga raccolta.
Allora non ci resta che lasciare spazio alla nostra immaginazione e goderci le immagini degli spazzini in bicicletta che corrono per Zagabria. Una vera e propria gara!


Link: http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/corsa-spazzini/1.html

venerdì 22 maggio 2009

Eco incentivi dove?

Quando una cosa è effimera l'entusiasmo passa in fretta e quello che resta sono solo i problemi da risolvere. Passato l'entusiasmo per gli eco - incentivi, in terra gelese è rimasto forte il dubbio che la zona africana della nazione non beneficia di certi benefici.
Ad entrare in uno dei pochi rivenditori di biciclette della città si rimane tra l'incredulo ed il pionieristico. Infatti anche loro, i rivenditori, hanno saputo di questi incentivi, ma di fatto non possono (?) praticarli. Dicono, problemi burocratici posti dalle banche. Qualcuno di loro ci ha riferito che le banche non permetterebbero di avere accesso agli incentivi senza la corrispondente apertura di un conto corrente, che poi, ad essere precisi, queste generiche banche altro non sarebbero che le filiali del gruppo Unicredit.
Ci crediamo? Non sappiamo che dire, rimane il fatto che davvero qui non si è eco - incentivato nulla, almeno sul piano ciclabile, vuoi vedere che se chiediamo ai rivenditori di moto la salsa è diversa?
Sarà mica pigrizia di chi vende le bici, oppure la solita burocrazia nostrana, che, come si sa, è molto solerte quando deve ingarbugliare le cose, molto meno quando deve sbrogliare la matassa.
Siamo alle solite, tra i titoli dei giornali e la realtà corre uno spazio indefinito ed indefinibile.

giovedì 14 maggio 2009

Tanto per parlare di ciclabili

Preso atto che noi siamo ai confini dell'"impero" (l'Africa è dietro l'angolo), possiamo guardare in alto ai nostri omonimi che confinano a nord di questo fantomatico impero e vivono assaporando certi sapori che solo ai margini esistono.
Nel guardare con attenzione capita anche di scoprire cose interessanti, come, per esempio, una ciclabile lunghissima (99 km), che corre lungo le sponde del fiume Isarco e ne attraversa l'omonima valle.
Strada per biciclette, fortemente per le due ruote a propulsione umana! Strada che si muove con un percorso lineare che conduce in un luogo senza perdersi nel nulla e lo fa in tutta sicurezza, separata dalle strade dedicate al traffico motorizzato.


Esperienza interessante questa della ciclabile dell'Isarco, la cosiddetta Route 99. Parte dal Brennero e finisce a Bolzano, con un dislivello in leggera discesa di oltre 1000 metri.


In mezzo trovate natura, bicigrill, ristoranti, b&b, parcheggi per bici, musei, abbazie.





Per informazioni: http://www.suedtirol-it.com/valleisarco/ciclabile.htm


Link a giornali: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/montagna/grubrica.asp?ID_blog=68&ID_articolo=992&ID_sezione=137&sezione=

martedì 12 maggio 2009

Pericolosamente!!! Risposta della Fiab

Il problema dell'incidentalità stradale è sicuramente di attualità e bene fanno gli organi tecnici quali l'ASAPS e gli organi di stampa a darvi la massima rilevanza. A maggior ragione è importante sottolineare che la protezione degli utenti deboli della strada è una delle priorità da affrontare a livello nazionale.
Il tema può però risultare fuorviante se, ribaltando cause con effetti, viene presentato come il problema della pericolosità ad andare in bicicletta. È bene pertanto partire da qualche dato di fatto.
La riduzione dell'incidentalità stradale è stata richiesta a livello comunitario come obiettivo primario per tutti i paesi membri ponendo l'obiettivo di dimezzare morti e incidenti dal 2000 al 2010. In Italia, c'è stata una riduzione degli incidenti, anche se non sufficiente per raggiungere l'obiettivo prefissato.In particolare il problema principale in Italia sono i centri urbani in cui si concentrano il 44% dei morti ed il 77% degli incidenti (in controtendenza con l'Europa) Inoltre le aree urbane sono quelle caratterizzate dalla minore riduzione di incidentalità. Il confronto con le aree urbane di altri paesi è addirittura impietoso. In città, infine, gli incidenti gravi interessano principalmente pedoni e ciclisti.
Se analizziamo nel dettaglio gli incidenti a pedoni e ciclisti notiamo un andamento sostanzialmente costante (nell'ultimo anno si è registrato un aumento di morti per i ciclisti ed una riduzione per i pedoni); per quanto riguarda gli infortuni, al contrario l'aumento è stato costante con una leggera riduzione nell'ultimo anno analizzato. Il leggero aumento di incidentalità ai ciclisti va però analizzato con un significativo incremento dell'utenza ciclistica dello stesso periodo.
Se consideriamo i dati ISFORT, si è passati negli ultimi 5 anni da circa 4 miliardi di km/anno percorsi dai ciclisti ai 6 miliardi del 2007. Di conseguenza gli incidenti per km percorso sono in costante diminuzione (60 morti per miliardo di km percorsi contro i 70 del 2000)Fuorviante è invece analizzare solo il dato del tasso di mortalità (numero morti per 100 incidenti). Risulta infatti che il valore medio per tutti gli utenti della strada (5131 morti su 230871 incidenti) è pari a 2,2. Anche per i ciclisti il tasso è 2,2 (352 morti su 15700 incidenti registrati); per i pedoni il tasso è pari a 3, mentre per i motociclisti è 2. Risulta evidente che paragonare il tasso di mortalità complessivo di un ciclista (investito da una macchina) con quello dell'automobilista che lo ha investito è poco significativo. Essendo ancora superiore il tasso di mortalità per i pedoni cosa se ne dovrebbe ricavare? Che è più sicuro spostarsi in carro armato?È bene non dimenticare infatti che è stato calcolato che il numero di anni di vita guadagnati come risultato dell'uso regolare della bicicletta è 20 volte maggiore degli anni perduti dai ciclisti negli incidenti stradali. Risulta invece interessante confrontare i dati di incidentalità con un altro indicatore, ovvero la composizione modale del traffico. Infatti c'è una correlazione tra aumento della ciclabilità e riduzione dell'incidentalità. Questa correlazione è ancora più sorprendente se si verifica che, a seguito di un aumento significativo del numero dei ciclisti (oltre il 12-15% di composizione modale) si registra una diminuzione delle morti di tutti gli utenti della strada. Ovvero l'intero traffico diventa più sicuro.Cosa fare allora per ridurre l'incidentalità? Due interventi su tutti. Il primo lo abbiamo già individuato, ovvero intervenire sulle politiche della mobilità (in Germania si sono posti l'obiettivo di raddoppiare la composizione modale dal 10 al 20%; per noi già il 15% sarebbe un traguardo notevole). Il sistema della mobilità, infatti, non si autoregola. Il secondo intervento, e forse più importante, è quello della moderazione del traffico. Quindi, tra gli interventi prioritari, le zone 30 devono essere regola e non l'eccezione, prioritarie anche rispetto alle piste ciclabili. Altro principio fondamentale è garantire il non superamento dei 50 km/h in città,come previsto dal codice della strada. A queste condizioni la sterile ricerca di chi è la colpa di un incidente (se c'è un incidente ci sarà sempre qualcuno che ha sbagliato qualcosa) diventa irrilevante, dato che a basse velocità di impatto la gravità si annulla.

lunedì 11 maggio 2009

Pericolosamente!!!

Andare in bicicletta diventa sempre più pericoloso. A dirlo non sono i rappresentanti delle maggiori associazioni ciclistiche mondiali, in effetti loro lo ripetono tutti i giorni; a dirlo è l'Asaps(associazioni sostenitori amici polizia stradale): http://download.repubblica.it/pdf/2009/incidenti_ciclisti_2007.pdf.
La conferma non viene da semplici deduzioni astratte, è la triste danza dei numeri a sottolineare questo fenomeno preoccupante. Il rischio di mortalità di chi pedala, dato un valore medio pari ad 1, è di 2,18, contro lo 0,78 degli automobilisti. Solo nel 2007, in 15.713 incidenti sono morti 352 ciclisti e ben 14.535 sono quelli rimasti feriti (Istat).

Questi sono numeri e non parole. I proclami servono davvero a poco, serve una politica più attenta alla tutela degli utenti della strada cosiddetti "deboli"; una politica vera che comprenda anche un'adeguata formazione fin dalla più tenera età, per evitare che un bambino di oggi si ritrovi esaltato pericolo pubblico sulle strade di domani.

Tutte le notizie sugli incentivi per la vendita di biciclette sono inutili promozioni elettorali se poi si ha il terrore (giusto) di usarla quella bicicletta.

venerdì 8 maggio 2009

VELO - CITY 2009 BRUXELLES


Il VELO-CITY si terrà presso il centro congressi Tour & Taxis.
L'area, nella zona portuale ormai interamente riqualificata, è accessibile comodamente in bicicletta dal centro città e attrezzato, non solo per l'occasione, con cicloposteggi. All'iniziativa, promossa e organizzata dall'ECF - European Cyclists' Federation con il sostegno di Istituzioni belghe nazionali, regionali e locali, sono attesi oltre un migliaio di delegati, da tutto il mondo, tra rappresentanti dei Governi, del mondo accademico e degli Istituti di ricerca, dell'industria delle bici, degli enti territoriali e locali, delle associazioni di utenti della bicicletta. La cerimonia di apertura si terrà martedì 12 martedì maggio alla presenza del Commissiario europeo per i Trasporti, Antonio Tajani, del Ministro della mobilità di Bruxelles Regione Capitale, Pascal Smith e del presidente dell'European Cyciclists' Federation, Manfred Neun.Gli eventi organizzati a Bruxelles nella settimana dedicata alla bicicletta e denominati "Dring Dring", verranno proposti dalle associazioni belghe dei ciclisti (Ateliers de la rue Voot, CyCLO, Fietsersbond, Gracq and Pro Velo).

Feste, informazioni sugli spostamenti in bici, laboratori di riparazione, rassegne cinematografiche, attività di animazione a tema, vivacizzeranno le intere giornate della settimana a benecifio non solo del pubblico locale ma anche, e soprattutto, dei delegati esteri alla Conferenza.Alla realizzazione dei lavori del Velo-City contribuiranno anche i rappresentanti FIAB con tre poster: a) Bicistaffetta, quale evento nazionale FIAB per promuovere il progetto Bicitalia, a cura di Claudio Pedroni; b) la bici "intermodale" come soluzione pratica di mobilità urbana, a cura di Massimiliano Amirfeiz; c) corridoio ciclabile Mantova-Parma- Tirreno, a cura di Umberto Rovaldi.

I primi ad arrivare a Bruxelles nella giornata di domenica saranno Doretta Vicini, vicepresidente ECF e Lello Sforza, delegato ai rapporti con ECF. Entrambi parteciperanno all'assemblea generale dell'European Cyclists' Federation, che si svolgerà il 10 e l'11 maggio.

La scelta di Bruxelles da parte dell'ECF quale sede del VELO-CITY, non è stata casuale. In vista delle prossime elezioni europee l'European Cyclists’ Federation, a cui aderiscono 51 organizzazioni di 36 paesi in rappresentanza di 500.000 iscritti, intende sollecitare l'adesione dei candidati al Parlamento Europeo, affinchè si impegnino a favore di una politica europea del trasporto ciclistico, sottoscrivendo un decalogo a favore della bicicletta come mezzo di locomozione.

mercoledì 29 aprile 2009

ECO INCENTIVI STATALI per l'acquisto delle bici!!!

Finalmente degli incentivi davvero ECO. Il 30% di sconto fino ad un massimo di 700 euro è l'incentivo concesso dal Ministero dell'Ambiente a chi acquisterà una bicicletta nel corso dell'anno. La misura, compresa nel pacchetto di interventi statali a sostegno del mercato delle due ruote, prevede un fondo di 8.750.000 euro da erogare nel corso del 2009. Per la prima volta, oltre alle bici a pedalata assistita, nell'elenco dei mezzi a due ruote beneficiari degli eco-incentivi statali, anche le biciclette a propulsione muscolare. L'acquisto sarà possibile senza obbligo di rottamazione. Sul sito del Ministero Ambiente (cliccare su "Incentivi alla diffusione di veicoli a basso impatto ambientale" tra le news), il listino dei mezzi beneficiari degli aiuti statali.

Rubiamo umilmente immagini stupende al sito Coopenaghen cycle chic, che vi consigliamo reiteratamente di visitare: http://www.copenhagencyclechic.com/ o, se si vuole, di visitare reiteratamente.
Ecco a voi una tipica dimostrazione eroica di uomo che va al lavoro in bicicletta. Da notare l'alto abbigliamento tecnico che indossa, la fatica estrema che segna il volto, la spinta poderosa dei muscoli sotto il cocente sole danese.
Rimaniamo stupiti ed ammirati da tanta follia suicida: come può costui fare ciò.

Meditiamo!

martedì 21 aprile 2009

DELLA SERIE: VIDEO CICLABILI

E' inutile, il rapporto con la bicicletta è un fatto mentale che non vuole scuse di sorta. Usarla è un fattore culturale, tutto qui!!!
Date un'occhiata a questo video: http://vimeo.com/4208874

giovedì 16 aprile 2009

La Città dal Sellino

Raccontare la città dal punto di vista del sellino è quello che vorrebbe fare qualsiasi ciclista urbano. Narrare l'intensità degli odori, il soffio della catena che rompe il silenzio poco prima del tuffo nel traffico infernale, il gusto delle viuzze strette e delle strade chiuse al traffico (?).
Ci sono racconti che si fanno leggere e poi lasciano un buon sapore in bocca. Diciamo che sono storie che possono pure spingere a gesti sanamente inconsulti, tipo prendere la bici per andare a lavoro.
Forse questo messaggio subliminale, assieme a tanti altri, traspare dalla nuova collana della Ediciclo Editore : Ciclopolis.
Il primo libro è scritto da Paola Zannoner, fiorentina a pedali ( che non è una bistecca veloce) che racconta la sua città dal punto di vista del sellino di una bici.

martedì 24 marzo 2009

Giornata FAI - Ciclotour del Barocco Ibleo

17a GIORNATA FAI - Visite ai Monumenti - FAI FONDO AMBIENTE ITALIANO - www.fondoambiente.it
CICLOTOUR DEL BAROCCO IBLEO - FIAB Onlus Federazione Italiana Amici della Bicicletta - www.fiab-onlus.it -www. baroccoinbici.it
In occasione della 17esima Giornata FAI. In 42 Città Italiane la FIAB collabora con l'atteso appuntamento ciclo - culturale organizzato dalle Associazioni aderenti.
In Sicilia la collaborazione FAI - FIAB si manifesta a Palermo con l'Associazione Palermociclabile FIAB, e nel distretto barocco Unesco con Baroccoinbici FIAB che riceverà i "cugini" di Montainbike Sicilia FIAB e Aretusa FIAB per i percorsi di Ibla e di Modica studiati dal bravissimo Giancarlo. Che ha dato una mano essenziale anche per il percorso di Scicli, proposto dal rappresentante regionale FIAB.
Alle biciclettate, che prevedono una sosta per la visita dei monumenti FAI (e molto altro ancora), possono partecipare tutti gli interessati purché muniti di una bici in buono stato, con cambio e freni controllati ed efficienti, e di casco. I soci FIAB accompagneranno i partecipanti verso le mete delle passeggiate, e tutti i ciclisti dovranno rispettare il codice della strada in ogni momento della passeggiata.
Si ringraziano espressamente le Autorità Regionali FAI, Giorgio Greco ( Delegazione Ragusa - Modica) e Rosalba Vindigni Bellassai, che ha da recente costituito la Delegazione Scicli grazie alla prestigiosa attività svolta nel tempo.

Ma ecco il dettaglio per ciascun ciclotour:

SCICLI - SABATO 28 ORE 15.30 DAVANTI AL MUNICIPIO

Ritrovo: Scicli, Municipio, ore 15.30 - partenza ore 16Percorso di circa 10 km: Il percorso si snoderà per le vie del centro, toccherà i quartieri più suggestivi della città barocca. Dalla piazza del Municipio verso Piazza Italia, discesa fino al "parcheggio" ancora chiuso, stradine del centro storico, via M. Penna, visita dei monumenti aperti dal FAI con gli studenti "ciceroni", nuova "immersione" nelle viuzze del centro, Palazzo Beneventano, cava San Bartolomeo, visita ad una abitazione tipica dell'antico aggrottato di Chiafura, discesa, visita della chiesetta rupestre (offerta facoltativa), viuzze del centro. Per chi volesse proseguire, salita verso il Convento della Croce ed indimenticabile panorama di Scicli e di Chiafura.
A cura di: FIAB Coord. Regione Sicilia, con la collaborazione di Baroccoinbici Ragusa e Montainbike Sicilia Fiab Catania. FIAB Coord. Regione Sicilia, via G. B. Odierna 182, Ragusa, tel 333 1264090Referente: Daniela Di Natale, cell. 333 1264090; Giampaolo Schillaci, cell. 338 9329045
NOTA: in relazione ai permessi e alle autorizzazioni e comunque ad insindacabile giudizio degli organizzatori il ciclotour può subire variazioni anche sostanziali


RAGUSA IBLA - DOMENICA 29 MARZO ORE 9

Ritrovo: Ragusa Ibla, parcheggio basso (vicino Hotel degli Archi o "palazzo rosso"), ore 9.00Percorso di 10 km: Si raggiunge il quartiere barocco di Ragusa Ibla per la visita al celebre Duomo di San Giorgio, e si continua alla scoperta delle stradine di Ibla sconosciute ai più. è prevista, tra l’altro la visita del Mulino di S. Rocco, ristrutturato dalla Provincia Reg. di Rg e normalmente chiuso, nell’incanto della cava del S. Leonardo, ignorata dai più…
Si consiglia vivamente la mtbike.A cura di: Baroccoinbici Ragusa, con la collaborazione del coordinamento regionale FIAB Sicilia. Referente: Daniela Di Natale, cell. 333 1264090; Giampaolo Schillaci, cell. 338 9329045

MODICA - DOMENICA 29 MARZO ORE 9

Ritrovo: Modica, parcheggio vicino Hotel Principe di Aragona, ore 16.00Percorso di 10 km: Visita guidata di Modica con il FAI e cicloescursione per raggiungere il cuore del centro ibleo, con salite e discese come da orografia locale. A cura di: Baroccoinbici Ragusa, con la collaborazione del coordinamento regionale FIAB Sicilia. Referente: Daniela Di Natale, cell. 333 1264090; Giampaolo Schillaci, cell. 338 9329045
UNA DEGUSTAZIONE di squisitezze modicane sarà riservata ai ciclisti da CAFFè DELL'ARTE www.caffedellarte.it